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Costi

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Submitted By antodara
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i costi

costi produzione: somma dei valori attribuiti ai fattori impiegati in una attività produttiva classificazione per natura: secondo la causa di sostenimento del costo classificazione per destinazione: distinti a seconda dell’area funzionale costi speciali: relativi a fattori che partecipano in modo esclusivo ad una singola combinazione produttiva costi comuni: relativi a fattori che partecipano a più combinazioni produttive costi diretti: riferiti direttamente all’oggetto di analisi costi diretti specifici: fattori esclusivi, per attribuzione immediata costi diretti comuni: fattori non esclusivi, attraverso la valorizzazione delle dosi del fattore produttivo consumate. Misurate oggettivamente, per quella combinazione produttiva costi indiretti: costi relativi a fattori che partecipano a più produzioni produttive per i quali non è possibile, non è conveniente la misurazione delle dosi del fattore consumate per ciascuna combinazione produttiva. (grado soggettiv.)
(i costi specifici sono sempre diretti, i costi comuni sono diretti o indiretti) base di riparto: fattore di collegamento che esprime il nesso causale che lega il costo della risorsa comune alle singole produzioni (esprime la causa di sostenimento del costo indiretto) costi congiunti: costi legati alle produzioni congiunte, si tratta di produzioni dalle quali derivano inevitabilmente, per vincoli tecnici, diversi output.
Costi variabili: costi la cui entità complessiva aumenta al crescere delle quantità prodotte. (proporz., progress, degres)
Costi fissi: costi che non variano al variare delle quantità prodotte
Costi fissi di struttura: riflettono la struttura aziendale dipendono dalle decisioni assunte nel passato riguardanti la capacità produttiva, non sono modificabili nel breve
Costi fissi discrezionali: discendono da decisioni manageriali di breve periodo, in particolare da decisioni in materia di politiche di sviluppo aziendale. Modificabili prima del loro sostenimento.
Costi semivariabili: formati da una componente fissa e una variabile, per clausole contrattuali o uso delle risorse
(CV prevalentemente diretti, i CF prevalentemente indiretti, ma lo stampo ad esempio è CF diretto) costi di prodotto: costi riferiti al prodotto costi di periodo: costi non allocati al prodotto costi differenziali: costi che variano in piu o in meno nell’ipotesi di variazione delle condizioni gestionali rispetto alla situazione predefinita (costi emergenti, costi cessanti) costi eliminabili: tutti i CF specifici sono eliminabili costi sommersi: costi sostenuti nel passato e non più recuperabili costi preventivi: calcolati in riferimento a produzioni da svolgere costi correnti: calcolati con riferimento a produzioni in corso costi consuntivi: calcolati con riferimento a produzioni gia completate costi ipotetici: calcolati sulla base di ipotesi gestionali che si discostano da quelle vigenti costi effettivi: tengono conto delle condizioni gestionali reali oneri figurativi: costi non sostenuti e non contabilizzati, esprimono la remunerazione teoricamente spettante a fatt produttivi usati a titolo gratuito costi controllabili e non controllabili costi parametrici: fattori dei quali è nota la dose necessaria all’ottenimento di una unità di output costi vincolati, costi discrezionali

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Costi Di Agenzia in Cina: Il Caso Delle Soes

...Relazione  principale-­‐agente  e  costi  di   agenzia  in  Cina:  il  caso  delle  State-­‐Owned   Enterprises   DOCENTE TUTOR: Prof. Maurizio DALLOCCHIO Giulia BARRESI (matricola 1686849) Anno Accademico 2014/2015                                                                                                                 “Quando la Cina si sveglierà, il mondo tremerà”. Napoleone Bonaparte, 1816                                                                                                                                         INDICE   1.  INTRODUZIONE  .....................................................................................................................................  2   2.  RAPPORTO  PRINCIPALE  –  AGENTE  E  COSTI  DI  AGENZIA:  UNA  RASSEGNA...

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Popperman

...teoria dei costi di transazione). Williamson afferma che al crescere della specificità, dell’incertezza e della frequenza delle transazioni, l’organizzazione interna diventa relativamente più efficiente dell’organizzazione esterna. SPECIFICITA’: si fa riferimento alla caratteristica dell’unicità della produzione. INCERTEZZA: si fa riferimento alle caratteristiche del mercato. FREQUENZA: si fa riferimento all’intensità degli scambi che dovranno sostenere. Williamson suppone che al crescere della specificità crescano tutti i costi esterni sia di produzione sia di transazione e decrescono quelli interni. La teoria dei costi di transazione è quello strumento che può essere usato per scegliere se make o buy: MAKE: gerarchia: azienda: internalizzare: fare. BUY: mercato: esternalizzare: comprare. Williamson per parlare di esternalizzazione usa la parola mercato. Egli considera una situazione in cui l’azienda affida la fase di esternalizzazione a qualsiasi operatore che si trova in u libero mercato e che risulta più conveniente rispetto agli altri attori che operano sul mercato stesso. Nel modello di Williamson non erano contemplate però le collaborazioni tra imprese. Per Williamson tutte le imprese sono burocratiche e gerarchiche ed esternalizzare significa puro scambio, senza instaurare relazioni di collaborazioni durature. La teoria di Williamson è utilizzata ogni qual volta che si deve scegliere tra internalizzare o esternalizzare: è chiamata teoria dei costi di transazione...

Words: 699 - Pages: 3

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Case Ita

...Case 19 ZARA   Nel 2008 Inditex, il retailer base della Spagna ha gestito piu di mille Zara store circa alrti 3000 in 70 nazioni. Piette il direttore moda di LVMH descrive Zara come il piu innovativo e devastante venditore a dettaglio nel mondo. Chic si, Redditizio: si, Alti prezzi: no.   La storia di Zara è un insieme di attente strategie di risorse, merchandising, distribuzione tutte volte a creare un nuovo modello di ricavo,  di margini lordi, e di capitale circolante.   Amacio Ortega: inizia a lavorare in un piccolo negozio a La Coruna, poi negli anni ’60 inizia a disegnare e produrre alcun indumenti da solo e apre un suo store nel ’63. Obiettivo: fare e vendere indumenti piu economici degli altri. 12 anni dopo da il via a Zara ( vestiti alla moda e prezzi competitivi). Tra il 70 e 80 si espande in Spagna e poi in Europa,America Asia negli anni 90. Maggio 2001: Inditex alza 2 bilioni di dollari. 2006: passa i 5 mln in vendite ed era mlt redditizia.   Antilog con GAP Gap è un gran retailer con grossi store che vende abbigliamento per uomo donna e bambino. Un quarto dello store è riservato alla vendita in scaffali dove i prezzi sono ribassati.   Zara non ha questa politica di ribasso Primo perché i prezzi sono accettabili fin dal primo giorno e non subiscono variazioni ( anche se l’accettabili puo cambiare tra i paesi, zara cmq si accorda). Secondo il piu importante la strategia Fast Fashion. 4 processi tutti basati sulla...

Words: 1858 - Pages: 8

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Appunti Di Economia Industriale

...Secondo questa teoria, alle imprese converrebbe internalizzare ogni parte produttiva fino a quando i costi marginali che ne deriverebbero eguaglieranno quelli di esternalizzazione, dopo di che l’outsourcing diventerebbe la formula con più benefici. COSTI DI TRANSAZIONE: una transazione ha luogo quando tra due o più soggetti si ha uno scambio di beni, presenta tre presupposti; l’oggetto, le parti e la struttura organizzativa. La struttura organizzativa rappresenta l’ordine organizzativo e contrattuale della transazione, l’ordine contrattuale rappresenta l’ambito giuridico entro i quali la transazione viene perfezionata, mentre l’ambito organizzativo rappresenta piuttosto le risorse impiegate per la negoziazione. Non a caso l’efficienza della giustizia costituisce un prerequisito essenziale per lo sviluppo degli scambi, si può definire quindi che un minor costo di transizione può essere dovuto a una maggior efficienza della giustizia. L’obbiettivo della struttura organizzativa è quella di ridurre l’incertezza tra le parti, favorendo la stabilità e l’armonizzazione nel tempo dei loro rapporti sociali I costi di transizione sono definibili come quei costi che le parti devono sostenere per concludere e perfezionare una transazione o scambio sul mercato. I costi di transazione si dividono in due categorie; costi ex ante, sostenuti per negoziare e attivare la transazione, e i costi ex post ovvero quelli sostenuti per controllare e imporre...

Words: 23969 - Pages: 96

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Economia Politica

... essa è il numero che esprime la relazione esistente tra la variazione di y e la variazione di x. -Un mercato è un meccanismo che consente ad acquirenti e venditori di interagire al fine di determinare il prezzo e la quantità di un bene o di un servizio. I prezzi rappresentano i termini in base ai quali gli individui e le imprese scambiano volontariamente beni diversi. Prezzi più elevati tendono a ridurre gli acquisti dei consumatori e ad incoraggiare la produzione; al contrario prezzi più bassi incoraggiano il consumo e frenano la produzione. -L’equilibrio di un mercato è il punto in cui la quantità offerta dai venditori è uguale alla quantità richiesta dai compratori. -Profitto: differenza tra il valore totale delle vendite e i costi totali. -La specializzazione consiste nella diversificazione delle attività così da permettere ad ogni individuo di utilizzare al meglio le proprie capacità e risorse. -Divisione del lavoro: suddivisione della produzione in numerose fasi o compiti specializzati. -Capitalismo: capacità degli individui di possedere e sfruttare il capitale. -Concorrenza perfetta: tutti i beni e i servizi hanno un prezzo e vengono scambiati sul mercato; non esistono imprese o consumatori abbastanza grandi da poter influenzare il prezzo di mercato. -Concorrenza imperfetta: esistenza sul mercato di un acquirente o di un venditore che può influire sul prezzo di un bene. -Esternalità: si ha quando imprese o individui impongono...

Words: 2783 - Pages: 12

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Caso Rockware

...all’anno in termini reali, mentre i ricavi erano raddoppiati negli ultimi due anni. Nel settembre 1983, comunque, il quadro era molto diverso. Il picco era stato raggiunto nel 1979 e da allora la domanda era diminuita di anno in anno. Nonostante gli alti livelli d’inflazione, i prezzi erano rimasti stazionari in termini monetari ed anzi avevano cominciato a scendere leggermente. La Rockware, insieme ad altri produttori, era stata costretta a chiudere le fornaci e registrare un esubero di personale e nel 1983 la forza lavoro era scesa ad appena 4500 unità rispetto alle 7600 del 1979. I costi d’esubero e di ristrutturazione pari a £19 milioni aveva letteralmente spazzato via i modesti utili degli anni 1980-82 e per i primi 6 mesi del 1983 la ditta aveva registrato una perdita di ca. £8.5 milioni. La contabilità dell’esercizio avrebbe evidenziato una perdita di oltre £6 milioni con ulteriori costi di interessi e perdite eccezionali di oltre £6.5 milioni. Un buon investimento di £10 milioni in azioni privilegiate convertibili possedute dai banchieri accreditati della società, aveva dato un discreto respiro durante...

Words: 1817 - Pages: 8

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Accounting Lesson

...Financial Accounting Faremo riferimento alle società quotate e valuteremo le loro performance. Solo oggi parleremo di codice civile. Vediamo i documenti del bilancio indipendentemente dalle regole. Il rendiconto finanziario non era obbligatorio fino al 2006, in realtà non lo è neanche ora, è solo consigliato. Bilancio. Nel 2014 ha recepito i nuovi principi contabili nazionali italiani OIC (Organismo Italiano di Contabilità). Il 1 gennaio 2016 la nuova direttiva comunitaria modifica il bilancio, il rendiconto finanziario è diventato obbligatorio, questa è la direttiva nuova applicabile ai bilanci. Prima del 2016 stato patrimoniale, conto economico, nota integrativa. Dopo il 2016 stato patrimonio, conto economico, nota integrativa e rendiconto finanziario Nello stato patrimoniale la voce più importante è il patrimonio netto, è la ricchezza di un’impresa ad un certo istante, rappresenta quanto sono ricco al 31 di Dicembre, vuol dire farti vedere la ricchezza dell’impresa al netto dei finanziamenti ottenuti. Più è alto meglio è. Es. SP impresa A Immobile 100 (se lo scrivo sono proprietario) Pat. N. 100 Marchi 20 Mutui 40 Magazino 20 Finanziamenti 10 Liquidità 10 Tot. 150. Questo significa che sono ricco 150? Dipende da come hai fatto effettuare quegli investimenti, se hai usato solo il tuo patrimonio si, ma se hai richiesto dei mutui ad esempio per 40 e un finanziamento...

Words: 14987 - Pages: 60

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Airasia's Cost Advantage Drivers

...Caso di studio: AirAsia-La compagnia low-cost più economica al mondo. AirAsia è attualmente affermata come la compagnia low-cost di maggior successo in Asia. Cresciuta dal 2002 al 2009, la compagnia si è ampliata da soli 2 aerei eun business di 200.000 passeggeri a 79 aerei e 11,8 milioni di passeggeri. La sua rete di rotte è cresciuta oltre i confini della Malesia per coprire 10 nazioni dell'Asia del sud-est. La deregolamentazione delle compagnie aeree in tutto il sud est asiatico ha facilitato enormemente l’espansione internazionale. Per sfruttare il mercato dei viaggi low-cost in Thailandia e Indonesia, AirAsia ha adottato la strategia di stabilire joint-venture con Thai AirAsia e Indonesia AirAsia per creare nuovi centri di business a Bangkok e Jakarta. In entrambi i casi, le operazioni di queste società sono state appaltate a AirAsia, che ha ricevuto un canone mensile da queste società collegate. Soffermiamoci adesso sulle fonti del vantaggio di costo per AirAsia. La strategia operativa della compagnia si fonda su vari elementi. AirAsia ha utilizzato un solo tipo di aereomobile, l’Airbus A320. Ciò ha offerto economie negli acquisti, manutenzione, addestramento dei piloti e utilizzo degli aeromobili. A differenza di altre compagnie aeree, AirAsia ha offerto un’unica classe, che ha permesso allo stesso tempo più posti a sedere. Ad esempio, quando si operava suoi Boeing 737, questi sono stati dotati di 148 posti, rispetto a 132 per una tipica configurazione...

Words: 1307 - Pages: 6

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As Roma

...RIASSUNTO ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE – LIBRO DI TESTO: L’ANALISI STRATEGICA PER LE DECISIONI AZIENDALI R. GRANT EDIZIONE 2011 CAPITOLO 1 IL CONCETTO DI STRATEGIA Diverse definizioni di strategia 1. La strategia è lo strumento usato dagli individui e organizzazioni per raggiungere i propri obiettivi; 2. Si definisce strategia la determinazione delle finalità e degli obiettivi di lungo periodo di un’ impresa e attuazione delle linee di condotta e allocazione delle risorse necessarie alla realizzazione di tali obiettivi. 3. La strategia è il piano complessivo per lo spiegamento di risorse necessarie a conseguire una posizione di vantaggio sulle altre imprese. 4. Strategia competitiva vuol dire differenziarsi. Vuol dire scegliere deliberatamente un diverso insieme di attività per generare un esclusiva combinazione di valore ( M.Porter) L’essenza della strategia, dunque, consiste nell’effettuare scelte. Affinché una strategia sia di successo è necessario: ▪ Obiettivi siano semplici, coerenti e a lungo termine; ▪ Profonda comprensione dell’ambiente competitivo; ▪ Valutazione obiettiva delle risorse; ▪ Implementazione efficace La strategia ha il ruolo di collegare l’impresa (obiettivi e valori, Risorse e competenze, Struttura e sistemi organizzativi) con l’ambiente settoriale (Concorrenti, Clienti, Fornitori) in cui opera. Le scelte strategiche possono essere ridotte a due questioni fondamentali: Dove competere? Come competere...

Words: 22384 - Pages: 90

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Scm : Zappos vs Luxottica

...1. Analisi degli scenari evolutivi delle Supply Chain di Zappos e Luxottica. Per analizzare le supply chain delle due aziende nei loro differenti stadi evolutivi ci siamo avvalsi del modello SCOR, limitandosi a considerare il solo livello1, che è largamente utilizzato per valutare i flussi logistici, i flussi informativi e le relazioni di mercato che intercorrono tra un’azienda ed i suoi clienti e fornitori. 1.1. Luxottica Plan - Il primo stadio evolutivo Supply Chain Luxottica parte negli anni 60 in provincia di Belluno, dove nel distretto “marshalliano” della occhialeria Bellunese Luxottica si afferma gradatamente come produttore terzista acquisendo e consolidando un elevato know how produttivo. Integra verticalmente prima le attività di design, poi la rete distributiva e retail sia a livello nazionale che internazionale. Avvia un processo d’integrazione orizzontale attraverso acquisizioni di brand concorrenti e accordi su licenza con importanti brand del mondo della moda Source – Le attività di source comprendono sin dal 1961 l’acquisto di materie prime relative alla produzione oltreché ai contratti di fornitura di energia, molto importanti nell’economia aziendale. Dal 1969, presentandosi sul mercato con prodotto proprio, nasce l’esigenza di rivolgersi al mercato per l’approvvigionamento delle lenti che vengono successivamente parzialmente integrate nelle produzioni del gruppo. Oggi la funzione acquisti ha il compito di assicurare un’ottimale pianificazione...

Words: 4351 - Pages: 18

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Caso Southwest Airlines

...Caso Southwest Airlines La Southwest Airlines La Southwest Airlines ha dimostrato la chiara superiorità della sua strategia che le ha consentito di essere l’unica compagnia aerea americana: 1. che ha avuto profitti per tutti gli anni ‘90; 2. che ha un titolo azionario di grande successo (crescita del 21.755% tra 1972 e 1992); 3. che ha vinto la “triple crown” (premio per la soddisfazione del cliente) ripetutamente (cfr.tabella a). Recentemente sia Continental che United Airlines hanno cercato di imitare la strategia di Southwest Airlines per migliorare la loro redditività. Le radici del successo Il successo di Southwest Airlines può essere ricondotto alla sua capacità di creare valore per i suoi dipendenti e attraverso questo per i suoi clienti. “LUV” e “FUN”, le pietre angolari dell’approccio alla relazione con le risorse umane di Southwest, rappresentano rispetto e attenzione alla persone e costruzione di un ambiente di lavoro che incoraggia le persone a divertirsi lavorando. L’elevata produttività e il basso turnover di Southwest Airlines dimostrano che questo valore è ben valutato dalle persone che vi lavorano. I concorrenti di Southwest Airlines hanno tradizionalmente adottato delle strategie più convenzionali dedicate ad erigere delle barriere all’entrata controllando dei network di linee “hub and spoke” e utilizzando dei sofisticati sistemi di prenotazione computerizzata. Southwest è indubbiamente un caso atipico. Ma è difficile considerarla una ...

Words: 2850 - Pages: 12

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Seva

...SEVA FOOD BANK: INTAKE FORM Preamble Sikhs Serving Canada (SSC), operating as Seva Food Bank, will be collecting your information to determine your eligibility into the program. All information collected will be kept on your client files. SSC is committed to respecting the personal privacy of our service users and safeguarding your information. SSC employs reasonable administrative and technical measures to ensure the security of personal information. DEMOGRAPHICS ____________________________________ ____________________________________ Last Name First Name ___________/___________/___________ Date of Birth (dd/mm/yy) Gender: Male Female Transgender Marital Status: Single Common-law Separated Married Divorced Widowed _______________________________________________________|__________________ Street Address Postal Code Housing Status: Band Owned Own Home With Family/Friends Emergency Shelter Private Rental Youth Home The Street Social Housing (subsidized/co-op/non-profit) __________________________________ ( )________________________ E-mail Phone Languages Spoken At Home (please circle all that apply) English French Urdu Polish Punjabi Arabic Chinese Spanish Mandarin Cantonese Tagalog Portuguese Gujarati Tamil Hindi Vietnamese Italian Ukrainian German Russian Malayalam Hungarian Other: ____________________________ Ethnicity: Visible Minority Metis N/A First Nations...

Words: 639 - Pages: 3

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Macy' Case

...il modello della Value Chain. Queste analisi verranno poi sintetizzate in una SWOT. LE 5 FORZE Competizione tra aziende esistenti Al 2005 esiste un elevata competizione tra le catene TDS esistenti basata soprattutto sui prezzi. Tutti vendono gli stessi assortimenti di prodotto e i costi di switching per gli acquirenti sono bassi. Questo obbliga gli attori a tentare riduzioni di prezzo per acquisire e provare a fidelizzare i consumatori. Per controbilanciare questo effetto le varie catene tentano di differenziarsi con elevate spese di marketing e comunicazione e facendo leva sulla qualità del servizio offerto. Le barriere all’uscita sono inoltre molto alte date dagli investimenti effettuati e dal costo elevato del magazzino. Esiste un eccesso di capacità per sopperire all’aumento delle vendite in periodi di alta stagionalità Potere dei fornitori In questa industria è basso. Le catene infatti possono contare su grandi ordini centralizzati che ne favoriscono anche un abbassamento del costo degli input. Potere degli acquirenti Il mercato dei TDS è altamente elastico ai prezzi. Nonostante l’abbandono di un acquirente sia un costo irrilevante per la singola catena, il fatto di avere dei costi di switching praticamente nulli e che esistano nel mercato gli stessi assortimenti nei vari competitors, rendono alto il potere contrattuale degli acquirenti Minaccia di nuovi entranti Il TDS si caratterizza per avere alte barriere all’entrata dovute a diversi fattori: 1. Elevati...

Words: 961 - Pages: 4

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Business and Admin

...CAP. 1: Le persone,l’attività economica,l’economia aziendale 1.1 La centralità della persona e delle società umane Le persone fanno parte di una società, l’attività economica è fatta ed è per le persone. ← Le persone perseguono molti fini. Le persone non hanno sempre solo fini economici, si ha un progetto e si creano le situazioni adatte per giungere ad un nostro fine, ma non è sempre economio. ← Per arrivare ad un certo fine, abbiamo dei bisogni. (sicurezza). ← Per soddisfare i bisogni occorrono beni economici. (non sempre). ← Le persone svolgono l’attività economica per produrre e consumare i beni economici. Un bene economico può anche essere un semplice vestito per appartenere ad un certo gruppo, se noi non abbiamo queste bene, non possiamo soddisfare il bisogno di stare in quel gruppo. Si hanno delle relazioni tra bisogno e bene, che non sono sempre dirette, questo ponte è l’attività economica. Di solito quando si parla di consumo, si pensa alle famiglie. L’economia aziendale si occupa anche del consumo, beni economici pubblici e privati. Se si pensa ad un attività economica: Stato,Comuni, attività no profit. L’economia aziendale studia l’attività economica all’interno della società, non le aziende. ← L’attività economia si manifesta prioritariamente nel lavoro. Lavoro che non sempre viene pagato. Il lavoro appartiene alle persone, le macchine all’azienda. ← L’attività economica è svolta dalle persone e per le persone...

Words: 3281 - Pages: 14

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Talent Management E Valorizzazione Delle Persone

...U N I V E R S I T À D E G L I S T U D I D I G ENOVA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA AZIENDALE Elaborato scritto per la prova finale in Organizzazione Aziendale Talent Management e Valorizzazione delle persone Docente di riferimento: Angelo Gasparre Candidato: Federico Minato Anno accademico 2013-2014 Sommario Introduzione 2 Capitolo I - Il Talent Management 7 1.1 - L'impresa che passa dal fordismo ad una visione più incentrata sulle persone 7 1.2 - Imprese moderne e concetto introdotto da McKinsey (1997): introduzione al Talent management 11 1.3 - I quattro Pilastri del Talento Management 12 1.3.1 - Recruitment 13 1.3.2 - Performance management 14 1.3.3 - Compensation management 16 1.3.4 - Learning and development 18 Capitolo II - I problemi relativi all'assunzione dei talenti dall'esterno 20 2.1 - I problemi generati nell’ambiente interno 20 2.2 - I problemi derivanti dall’incertezza nell’ambiente esterno 29 Capitolo III - La ripresa della pratica dello sviluppo interno dei talenti 35 Riferimenti bibliografici 52 Bibliografia 52 Libri 52 Articoli scientifici 52 Risorse Web 53 Introduzione Lo scopo di questa tesi è quello di affrontare il tema della Gestione del Talento, tramite una visione critica della stessa. L'elaborato si basa sull'analisi incrociata di una serie di valutazioni ed osservazioni proposte da più autori, ottenute tramite ricerche e studi sul suddetto tema. Dunque, in...

Words: 16032 - Pages: 65