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Submitted By enricob90
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DIRITTO PRIVATO

INTRODUZIONE

Diritto e norma (cap.1)

□ Le regole di diritto prescrivono in modo generale ed astratto. □ Fonti del diritto sono il precedente giudiziario e l’atto legislativo. L’ordinamento giuridico è un universo di regole di diritto prodotte in conformità ad un apparato di fonti. □ Il codice civile è diviso in 6 grandi “libri”, ciascuno dei quali è diviso in “titoli”, a loro volta divisi in “capi, questi in “sezioni” ed infine le sezioni in “articoli”. □ Da una fattispecie astratta, per mezzo della sussunzione si passa ad una fattispecie concreta. □ Le disposizioni possono dare adito a diversi significati. Per questo si rende necessaria l’interpretazione delle disposizioni normative, l’attribuzione di un significato: - Interpretazione letterale, in relazione al contesto - Interpretazione logica, cercando di capire quale sia l’intenzione del legislatore, la ratio della norma - Interpretazione sistematica, considerando le altre disposizioni normative - Analogia legis, confrontando la fattispecie con quelle simili regolate dal codice - Analogia iuris, facendo ricorso ai principi generali del codice civile. Le interpretazioni possono essere: - Giudiziale ( dal giudice, ha un valore importante quando coincidente anche fra più giudici - Dottrinale ( dagli studiosi del diritto - Autentica ( dal legislatore stesso. □ Il Codice Civile può essere definito come un sistema organico di norme, nel quale si trova un linguaggio omogeneo, dei meccanismi tecnici ripresi più volte e dei principi generali che lo regolano. Da questa idea nascono i presupposti per l’interpretazione sistematica e quelle per analogia.

Le fonti del diritto (cap.2)

□ Le fonti (in ordine gerarchico) del diritto italiano sono: - La costituzione, 1 gennaio 1948 - I trattati, i regolamenti e le direttive CEE - Le leggi, sia in senso formale, che decreto legislativo delegato e decreto-legge. - I regolamenti - Le norme corporative, promulgate dai sindacati fascisti, restano in vigore fino ad una eventuale esplicita abrogazione - Usi, se richiamati da fonti precedenti o in materie non disciplinate da altre fonti. □ L’entrata in vigore di una legge è subordinata ad un percorso prefissato: pubblicazione sulla gazzetta ufficiale ( vacatio legis (15 gg.) ( in vigore □ L’abrogazione di una disposizione normativa: - per dichiarazione espressa del legislatore - per incompatibilità tra le nuove disposizioni e le precedenti - perché la nuova legge regola l’intera materia già regolata dalla legge anteriore La norma abrogata mantiene la sua forza normativa con riguardo ai casi che si siano verificati prima dell’abrogazione ( irretroattività delle leggi. Le norme illegittime (vizio nella formazione) svolgono la loro funzione fino a che non vengono abrogate. Nel caso ci siano leggi contrastanti riguardo ad una stessa fattispecie la scelta della norma da utilizzare avviene seguendo la gerarchia delle fonti, quindi il criterio cronologico, quindi la competenza della fonte. □ In Italia abbiamo 5 fondamentali codici: il codice civile, il codice di procedura civile, il codice penale, il codice di procedura penale, il codice della navigazione. Al di fuori delle materie dei codici esistono numerose altre leggi, anche di grande importanza per la vita civile e pubblica.

Il diritto privato e il sistema delle fonti (cap.3)

|Diritto Privato |Diritto Pubblico |
|- le parti sono in relazione di reciproca uguaglianza |- supremazia della pubblica autorità |
|- autonomia privata |- interessi indisponibili |
|- interessi disponibili | |

□ All’invecchiamento del codice il legislatore reagisce tramite la novellazione (riforma di parti del codice) e promulgando nuove leggi da affiancare al codice (codificazione). □ Il codice civile vigente è del 1942. Formato da 6 libri : - Delle persone e della famiglia - Delle successioni - Della proprietà - Delle obbligazioni - Del lavoro - Della tutela dei diritti □ Ruolo della costituzione nei rapporti tra privati: - Utile nell’interpretazione - Detta i principi generali - Talvolta può essere direttamente applicata □ L’uso ha ancora una concreta rilevanza nel diritto privato: - Usi normativi, in mancanza di legge o per espresso richiamo - Usi contrattuali - Usi interpretativi □ L’equità non è fonte primaria di diritto ma può essere richiamata dalla legge: è quindi fonte secondaria. □ La costituzione della CEE ha portato a 2 esigenze: - Uniformare il diritto interno degli stati ( direttive CEE - Regolare le situazioni che non si esauriscono in 1 stato ( diritto internazionale privato

Le situazioni giuridiche (cap.4)

□ Situazioni giuridiche soggettive: - Obbligo e divieto ( situazione della persone che deve (o non deve) tenere un certo comportamento - Facoltà ( il soggetto può lecitamente compiere un atto (manifestazione del diritto soggettivo - Potere ( il soggetto può efficacemente compiere un atto. Due situazioni giuridiche devono essere distinte dall’obbligo: - Soggezione ( è in soggezione chi subisce le conseguenze di un potere altrui - Onere ( è la descrizione del comportamento da tenere se si vuole un certo risultato; non è un obbligo. □ La regola di diritto funziona da “trasformatore” di una relazione di fatto in un rapporto giuridico □ Diritto soggettivo: la legge attribuisce ad un soggetto un potere per la tutela primaria e diretta del proprio interesse. Può essere relativo, assoluto o potestativo. Il diritto soggettivo si fa valere davanti al giudice ordinario. □ Interesse legittimo: quando una persona è portatrice di diritto coincidenti con l’interesse generale della collettività (rapporti tra privati e pubblica amministrazione). La tutela degli interessi legittimi è di competenza della giurisdizione amministrativa. □ Funzione/ufficio: l’attività del titolare serve a proteggere interessi altrui. Gli è portatore di un potere-dovere. Potestà: potere vincolato allo scopo di realizzare gli interessi di chi gli è soggetto. □ Diritti assoluti: validi nei confronti di tutti (es.: proprietà) Diritti relativi: validi solo in relazione ad 1 soggetto (es.: credito) Diritti potestativi: a cui non corrisponde un obbligo, ma una soggezione. Obbligazione: quando un soggetto è tenuto ad una prestazione suscettibile di valutazione economica anche se l’interesse non è di natura patrimoniale □ Durata di un diritto: - legata alla vita del titolare - perpetua - limitata prescrizione: un diritto non può più essere fatto valere quando non è esercitato per un periodo di tempo decadenza: risolve drasticamente situazioni di incertezza. Può essere determinata sia per via legale sia per via convenzionale. □ Altre posizioni protette: - Interessi diffusi - Tutela del consumatore - Aspettativa legittima: situazione precedente l’acquisizione del diritto che richiede qualche protezione - Aspettativa di fatto: eventualità future, sono speranze. □ Status: concetto che unifica e sottolinea la particolare relazione tra una persona e un gruppo sociale ed i particolari diritti che ne derivano.

I soggetti (cap.6)

□ Soggetto di diritti e obblighi: capo d’imputazione di situazioni e rapporti giuridici □ Soggetto di attività giuridica: capo di imputazione di atti e fatti giuridici
LA PERSONA FISICA □ Capacità giuridica (persone fisiche): attitudine ad essere titolari di diritti ed obblighi. Si acquista con la nascita Capacità di agire: attitudine a compiere validamente atti giuridici. Si acquista con la maggiore età. - Perdita della capacità di agire: interdizione (perdita totale) e inabilitazione (limitazione). Incapacità naturale corrisponde all’incapacità di intendere e di volere. - Interdizione: il tutore ha compiti di rappresentanza legale, sotto il controllo del giudice tutelare per le operazioni di straordinaria amministrazione. L’interdizione può essere legale (per condanne da 5 o più anni) oppure giudiziale (infermità mentale). L’interdetto giudiziale non può testare, l’interdetto legale all’ergastolo può. L’interdizione legale non riguarda gli atti personali. - Inabilitazione. L’inabilitato non può essere amministratore di una SPA; gli si può imputare anche la prodigalità. Per determinati atti deve essere assistito da un curatore. □ Il nascituro ha diritti: - Patrimoniali ( capacità di succedere e di ricevere una donazione - Non patrimoniali ( vita e salute □ La morte si fa coincidere con la morte cerebrale. Nessun diritto o obbligo può essere imputato al defunto. □ Scomparso: - un curatore amministra i beni - dopo 2 anni ( dichiarazione di assenza. Viene aperto il testamento e gli eredi acquisiscono possesso temporaneo - dopo 10 anni (di regola) ( dichiarazione di morte presunta ( apertura della successione □ I luoghi della persona: - domicilio: sede principale di affari ed interessi. Oltre al domicilio generale si possono ottenere più domicili speciali - residenza: luogo in cui la persona ha dimora abituale □ Potestà: - comune accordo - decadenza per violazione dei doveri o abuso di potere da parte del genitore - minore soggetto a tutela se entrambi i genitori decadono dalla potestà. □ Minori di 18 anni: - Dopo i 15 anni si può lavorare - Dopo 16 anni si può contrarre matrimonio e riconoscere un figlio ( minore emancipato. L’emancipato non può donare. - A 16 anni può dare il consenso ad essere riconosciuto. □ I diritti della persona: - Diritto all’integrità fisica ( in caso di lesione danno ingiusto ( responsabilità civile - Diritto alla salute (diritto soggettivo assoluto) - Diritti della personalità (diritto assoluto) - Diritto al nome, all’immagine, all’integrità morale, alla privacy - Diritti dei consumatori e degli utenti - Diritto alla libertà
PERSONE GIURIDICHE □ Persone giuridiche private: - Associazioni, nate per accordo degli associati - Fondazioni, nate per volere del fondatore - società di capitali (SPA, Società in accomandita per azioni e SRL) □ Associazioni non riconosciute: - Non si può chiedere la divisione del fondo comune - Chi agisce per l’associazione risponde personalmente - L’associazione sta in giudizio nella persona di chi ne ha la presidenza Il comitato è una sorta di fondazione non riconosciuta: - I promotori organizzano una raccolta di fondi. Chi contribuisce è un sottoscrittore. - I promotori rispondono personalmente e solidalmente □ Persona giuridica: - elemento materiale (soggetti, patrimonio, scopo, organi) - elemento formale (riconoscimento formale) Acquisto personalità giuridica ( iscrizione nel registro delle persone giuridiche presso le prefetture e pubblicità della costituzione. La persona giuridica gode di autonomia patrimoniale, è un soggetto distinto.

LA PROPRIETA’

I beni (cap.8)

□ Si può parlare di beni in 2 sensi: - Qualsiasi attività che può formare oggetto di un diritto - Ogni diritto che abbia ad oggetto l’attività economica □ Esistono 2 grandi categorie di beni - Beni immobili: tutto ciò che naturalmente o artificialmente è incorporato al suolo - Beni mobili: tutti gli altri beni. Ad alcune categorie di beni mobili vengono applicate regole simili a quelle valide per i beni immobili: - Mobili registrati (es.: autoveicoli, ecc.). Ma dove manchino norme specifiche si applicano le disposizioni relative ai beni mobili. - Universalità di mobili: pluralità di cose che appartengono ad una stessa persona ed hanno una destinazione unitaria. □ Relazioni tra cose: - Pertinenza: rapporto nel quale si individua una cosa principale ed un’altra chiamata pertinenza, destinata in modo durevole al servizio o all’ornamento della prima. Gli atti e di rapporti che hanno per oggetto la cosa principale comprendono anche le pertinenze se non è diversamente disposto. - Cosa composta: l’integrità della cosa composta esige la compresenza di tutti gli elementi essenziali (es.: ruote ed automobile) □ Diverse categorie di cose: - Cose generiche: quelle di cui non interessa l’identità ma solo l’appartenenza ad un genere definito da certi connotati - Cose specifiche: quelle che vengono in considerazione per la loro particolare identità. Con l’individuazione la cosa generica diventa cosa specifica. - Cose fungibili - Cose infungibili: esiste un solo esemplare oppure ha caratteristiche che lo rendono unico. Altra differenziazione: - Cose consumabili - Cose inconsumabili, la cui normale utilizzazione non implica alterazione o implica solo il deterioramento (es.: automobile). □ Esistono 2 specie di frutti: - Frutti naturali: provengono direttamente dalle cose, vi concorra o no l’opera dell’uomo - Frutti civili: non sono altro che il corrispettivo che si ricava da una cosa in cambio del godimento che si cede ad altri. □ I beni possono appartenere allo stato o ad altri enti pubblici, a persone fisiche o ad enti privati. Tra i beni pubblici si possono distinguere: - Beni demaniali (es.: spiaggia, fiumi, strade, aeroporti, ecc.) - Beni del patrimonio indisponibile, che servono a soddisfare un interesse pubblico (es.: foreste, miniere, caserme, ecc.) - Beni del patrimonio disponibile, oggetti di un diritto di proprietà regolato dalle norme comuni del Codice Civile. - Beni che appartengono ad enti pubblici non territoriali e sono destinati ad un pubblico servizio.

Il diritto di proprietà (cap.9)

□ La proprietà è disciplinata congiuntamente dalla Costituzione, dal Codice Civile e da alcune Leggi Speciali. - Costituzione, Art.42. La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento ed i limiti allo scopo di assicurare la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti. L’articolo, che va analizzato parallelamente al precedente (Art.41: iniziativa economica libera ma in modo da non recare danno), definisce come il codice civile deve regolare il diritto sulla proprietà, giustificando l’imposizione di limiti alla libertà del proprietario di determinare modi e finalità di utilizzazione dei beni ( La proprietà non è un diritto che si possa costruire come se fosse in questione solo l’interesse di un individuo proprietario. - Codice Civile, Art.832. Il proprietario ha il diritto di godere e disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo entro i limiti e con l’osservanza degli obblighi stabiliti dall’ordinamento giuridico. - Facoltà di godere, di trarre utilità dalla cosa - Potere di disporre, di decidere ed attuare operazioni materiali sulla cosa - Diritto pieno: se la legge non stabilisce limiti il proprietario può fare ciò che crede della cosa e del proprio diritto - Diritto esclusivo: il proprietario può pretendere un comportamento degli altri che non ostacoli il libero e pieno godimento del bene. Il diritto del proprietario è perpetuo e non si applica la prescrizione (l’usucapione è un caso eccezionale). L’articolo 833 precisa che il proprietario non può usare la cosa in un modo che abbia il solo scopo di nuocere agli altri (atti emulativi). □ Nel Codice Civile la disciplina della proprietà tende a coincidere con quella della proprietà immobiliare. Il bene immobile è un bene la cui utilizzazione può incidere - sugli interessi individuali di altri proprietari - sugli interessi della collettività. I due aspetti non sono divisi da una netta linea di separazione ma con una certa approssimazione le norme che tendono a risolvere i rapporti di vicinato riguardano conflitti di interessi tra proprietari, le norme che riguardano l’urbanistica e la proprietà agricola riguardano interessi pubblici. Altri aspetti: - Proprietà del suolo: sia sotto che sopra il suolo può formare oggetto di diritto ciò che presenta una utilità per il titolare. - Accesso: il proprietario può in qualunque momento compiere opere adatta a chiudere l’accesso eccettuati alcuni casi. □ Il rapporto di vicinato è fonte di vari limiti della proprietà privata i quali hanno caratteristiche di automaticità, reciprocità e gratuità. Ecco alcuni limiti: - Divieto di immissioni (fastidi che si propagano da un fondo ad un altro): il criterio scelto per giudicare è quello della “normale tollerabilità”, adattato alle condizioni del luogo. Il giudice deve contemperare le ragioni della proprietà con quelle della produzione e può tener conto della priorità di un determinato uso (es.: se vado ad abitare sopra una falegnameria…) - Limite sulle distanze: - Distanza tra gli edifici (3 metri): il proprietario che costruisce per primo può determinare in concreto l’arretramento del vicino rispetto al confine. - Distanza tra la costruzione ed il confine. Questo accade quando il problema riguarda l’apertura di finestre: - Vedute, la cui distanza minima dal confine è ½ di quella tra le costruzioni. L’apertura di una veduta influisce anche sulla distanza legale tra le costruzioni. - Luci (passaggio luce o aria), non impediscono al vicino di acquistare la comunione del muro né di costruire in aderenza. La violazione delle norme sulla distanza possono produrre (anche cumulabili): - Riduzione in pristino - Risarcimento del danno - Altri limiti sono stabili da leggi speciali e regolamenti edilizi comunali □ Lo scopo dominante delle norme sulla proprietà edilizia è di combinare l’interesse dei privati ad edificare sul suolo di loro proprietà e l’interesse generale ad assicurare uno sviluppo razionale dell’edilizia. Le norme di edilizia derivano da varie fonti (Codice Civile; Leggi speciali; Piani regolatori; Regolamenti edilizi comunali) ma la fonte che – generalmente – riassume tutte quelle elencate è il piano regolatore comunale. Il proprietario di un’area che intenda edificare o modificare un edificio già esistente non può farlo se non ottiene dal comune una concessione che certifichi la conformità del progetto al piano regolatore ( la concessione attribuisce ad un soggetto una facoltà che non aveva. Per avere la concessione il proprietario deve pagare un contributo. Violazione delle norme di edilizia: si distinguono 2 tipi di norme - Norme con scopo la migliore utilizzazione della proprietà privata ( risarcimento danno e riduzione in pristino - Norme dirette a realizzare interessi generali: - Rimedi di diritto amministrativo ( abbattimento - Se la violazione determina una diminuzione patrimoniale ( risarcimento danno □ La disciplina sulla proprietà agricola è influenzata soprattutto dai contratti agrari. Il codice civile prevede: - Minima unità colturale ( area minima indivisibile - Obbligo di esecuzione di opere per talune tipologie di aree. Talvolta è previsto anche l’obbligo di riunione in consorzi. □ Modi di acquisto della proprietà (deve essere accessibile a tutti): - A titolo derivativo (relazione di dipendenza tra l’alienante e l’acquirente) - Contratto - Successione a causa di morte - A titolo originario: - Occupazione, riguarda le cose mobili che non sono proprietà di alcuno. Si acquistano prendendone possesso. - Invenzione, riguarda le cose mobili smarrite. Dal ritrovamento e la consegna al sindaco può derivare l’acquisto della proprietà (dopo un anno) o il diritto ad un premio se il proprietario si presenta a reclamare la cosa. - Accessione, che si verifica quando un bene mobile viene in rapporto con un bene immobile che lo “attrae” così che il tutto diventa proprietà del bene principale (immobile). - Unione (o commistione), ovvero mescolanza di cose mobili che non possono essere separate senza deterioramento. La proprietà è del proprietario della cosa di maggior valore, che deve però pagare il valore dell’altra cosa. Se le due cose hanno poca differenza di valore la proprietà diventa comune. - Specificazione, quando una persona adopera una materia che non le apparteneva per formare una cosa nuova. Proprietario della cosa nuova è chi ha compiuto l’opera, a meno che il valore del materiale sia nettamente superiore a quello della mano d’opera. - Usucapione, possesso continuato per 20 anni (cfr. sotto). - Acquisto del possesso di buona fede di cosa mobile - Altri modi stabiliti dalla legge (es.: riscatto). □ Lo stato acquista la proprietà secondo i modi di acquisto di diritto comune o tramite i seguenti modi privilegiati: - Espropriazione per motivi di interesse generale e con il pagamento di una giusta indennità. L’espropriazione è prevista anche per abbandono. - Nazionalizzazione: consiste nel trasferire attività economiche. Spesso è necessaria – in parallelo – l’espropriazione d’azienda. - Requisizione: sottrazione temporanea di beni mobili o immobili per gravi ed urgenti necessità pubbliche.

I diritti su cosa altrui (cap.10)

□ I privati possono costituire un diritto reale solo scegliendo uno dei tipi che la legge prevede. Se un proprietario vuole stabilire a favore di altri soggetti diritti diversi da quelli previsti il contratto avrà solo effetto obbligatorio. I diritti reali su cosa altrui sono chiamati usualmente diritti reali limitati. Si differenziano in - Diritti reali di godimento (superficie, enfiteusi, usufrutto, uso, abitazione, servitù). - Diritti reali di garanzia (pegno ed ipoteca), che assicurano al creditore pignoratizio od ipotecario la possibilità di soddisfarsi sul bene a preferenza di altri creditori. Diritti reali di godimento: - Usufrutto: nasce per contratto, testamento ed usucapione ed ha durata limitata. E’ il diritto di godere della cosa, cioè di usarla direttamente ed indirettamente e di percepirne i frutti naturali e civili. Inoltre ha il diritto al possesso della cosa. Egli deve rispettare la destinazione economica della cosa ma può introdurre miglioramenti (indennità). Il nudo proprietario non ha la facoltà di godere della cosa ma ha un certo controllo su di essa. Casi particolari: - Cosa deteriorabile ( restituzione nello stati in cui si trova - Cosa consumabile (quasi-usufrutto) ( pagamento del valore di ciò che si è consumato - Uso: il titolare ha il diritto di servirsi della cosa e di goderne i frutti limitatamente ai bisogni suoi e della sua famiglia. E’ un diritto personalissimo- - Abitazione: diritto incedibile che attribuisce la facoltà d’uso di un immobile al solo scopo di abitarvi. - Superficie: separazione tra proprietà del suolo e proprietà di ciò che è costruito sopra o sotto il suolo. - Enfiteusi: si realizza quando il proprietario di un fondo concede ad un’altra persona (enfiteuta) il diritto di godere del fondo stesso con l’obbligo di migliorarlo e di pagare un canone annuo in denaro o in natura. Ha una durata minima di 20 anni e può essere perpetuo. L’enfiteuta ha il diritto di affrancazione ( può acquistare la piena proprietà del fondo in qualsiasi momento. - Servitù prediale: è un limite imposto al diritto di proprietà su un fondo per la migliore utilizzazione di un altro fondo (dominante) appartenente ad un diverso proprietario, il quale acquista un diritto reale limitato sul fondo servente. Può prevedere un obbligo di non fare o di lasciar fare. E’ un rapporto tra i proprietari in quanto tali, quindi rimane anche in caso di alienazione di uno od entrambi i fondi. Esistono 4 modi di costituzioni delle servitù prediali: - Coattivamente ( Servitù coattive (tassativamente elencate nel c.c.): prevedono un obbligo a contrarre imposto al proprietario del fondo che diverrà servente. Se questi si rifiuta di stipulare il contratto l’avente diritto può chiedere al giudice una sentenza. - Volontariamente ( Servitù volontarie: sono quelle la cui costituzione non è obbligatoria. Possono essere costituite per contratto o per testamento. - Per usucapione ( si creano tramite il possesso (esercizio di fatto) ininterrotto per 20 anni, E’ valido solo per le servitù apparenti, cioè che richiedono un’opera visibili e permanente. - Per destinazione del padre di famiglia ( mantenimento di uno stato di cose passato. Vale solo per le servitù apparenti. Le servitù si estinguono per confusione o prescrizione (20 anni).

La comunione (cap.11)

□ Si definisce comunione la contitolarità di un diritto reale. Ha 3 possibili origini: - Comunione volontaria ( per volontà delle parti - Comunione incidentale ( indipendentemente dalla volontà delle parti (es.: eredi) - Comunione forzosa ( imposta dalla legge ad una o ad entrambe le parti. Un caso particolare è rappresentato dalla comunione legale tra coniugi. Le parti sono libere di evitare la comunione, ma nel silenzio viene applicata. E’ soggetta a regole particolari (cfr. sotto). □ Diritti su una quota del bene: - Uso ( diritto del singolo che non può esserne privato - Disporre della cosa ( il singolo può cedere ad altri il godimento della cosa nei limiti della sua quota; può anche farne l’oggetto di una garanzia per i suoi creditori. - Scioglimento ( il singolo può chiederlo in ogni momento. Per la disposizione del diritto sulla cosa comune è necessario il consenso di tutti i partecipanti. Amministrazione: - Ordinaria ( maggioranza semplice del valore. La maggioranza semplice può anche stabilire un regolamento - Straordinaria ed innovazioni ( 2/3 del valore □ Condominio: particolare forma di proprietà degli edifici che combina: - proprietà individuale di piano o di porzioni di piano - comunione forzosa (indivisibile) delle parti comuni. Amministrazione: - Ordinaria ( maggioranza degli intervenuti con almeno ½ del valore dell’edificio - Straordinaria ( necessità del numero legale di 2/3 dei condomini (1/3 alla seconda convocazione); maggioranza di ½ degli intervenuti e del valore. - Innovazioni ( necessità del numero legale di 2/3 dei condomini (1/3 alla seconda convocazione); maggioranza di ½ degli intervenuti e 2/3 del valore. La proprietà individuale dei piani o delle porzioni di piano comprende tutti i poteri e le facoltà che normalmente spettano al proprietario, con i limiti che derivano dalla comunione forzosa dei muri. □ Multiproprietà contratto con il quale un immobile viene venduto – con atti separati – ad una pluralità di acquirenti. Ciascuno di essi ha diritto ad una utilizzazione esclusiva dell’unità prescelta, solo per un determinato periodo di tempo. Altri casi: - Multiproprietà azionaria: il multiproprietario acquista la posizione di socio in una SPA acquistando così un diritto d’uso esclusivo per il turno stabilito. - Multiproprietà alberghiera: nei casi in cui il godimento del bene è assicurato da un gestore cui l’acquirente si lega Nel 1994 è stata emanata una Direttiva CEE a tutela dell’acquirente che prevede: - obblighi di informazione del venditore - la forma scritta a pena di nullità - un’articolata disciplina di recesso (recesso libero entro 10 gg.)

La difesa dei diritti reali (cap.12)

□ Proprietà e diritti reali limitati hanno in comune il carattere di diritti assoluti, che si possono far valere verso tutti. A difesa della proprietà: - Rivendicazione: si chiede la consegna o la restituzione della cosa al proprietario. L’azione di svolge contro chiunque tiene presso di sé la cosa. Chi agisce in rivendicazione deve provare di essere proprietario (onere della prova) accertando un acquisto a titolo originario. La rivendicazione non si prescrive. - Azione negatoria: è diretta a far dichiarare l’inesistenza di diritti affermati da altri sulla cosa quando il proprietario ha motivo di temerne pregiudizio. - Azione di regolamento dei confini, che spetta ad entrambi (non c’è onere della prova). A difesa dei diritti reali limitati: - Servitù: - Azione confessoria: riconoscere l’esistenza della servitù - Far cessare le turbative - Chiedere la rimessione in pristino - Risarcimento dei danni. - Altri diritti: si applica per analogia la norma sull’azione confessoria.

Il possesso (cap.13)

□ Al possesso sono collegati 2 ordini di effetti: - Azioni possessorie: sistema di protezione dello stato di fatto - Acquisto a titolo originario: possibilità di trasformare la situazione di possesso senza diritto nella titolarità del diritto corrispondente (usucapione). Il possesso è tutelato per 2 ragioni: - Difficoltà della prova della proprietà e degli altri diritti reali - Interesse generale ad attribuire una certa forza allo stato di fatto. Si ha possesso solo se: - Il controllo della cosa non deriva solo dalla benevola tolleranza del proprietario - Colui che tiene e utilizza la cosa si comporta come se fosse titolare del diritto (animus e corpus) Detenzione: è il potere di fatto sulla cosa di chi la tiene e la utilizza riconoscendo un diritto altrui (corpus ma non animus) □ Il possesso si acquista: - In modo originario ( apprensione - In modo traslativo ( consegna L’acquisto derivativo può realizzarsi anche senza la consegna in 2 casi: - Traditio brevi manu ( l’acquirente è già detentore e diventa possessore - Costituto possessorio ( chi cede il possesso conserva la detenzione Altre regole: - Si presume il possesso intermedio - Si presume che il possesso cominci dall’eventuale data del titolo - E’ possessore di buona fede colui che possiede ignorando di ledere l’altrui diritto - Il possessore di buona fede ha il diritto di appropriarsi dei frutti - La persona cui è alienato un bene mobile ne acquista la proprietà anche se l’alienante non è proprietario se - l’acquisto del possesso avviene in buona fede - vi è un titolo astrattamente idoneo a trasferire la proprietà □ Usucapione: effetto del possesso prolungato se è pacifico, pubblico, continuato ed ininterrotto. Il termine ordinario è di 20 anni ma in taluni casi può abbassarsi a 10 o a 3. Tutti i diritti reali possono essere acquistati per usucapione. □ Azioni possessorie: 2 gradi di protezione del possesso: - Azione di reintegrazione ( Protezione contro lo spoglio. - Azione di manutenzione ( Protezione contro molestie e privazione non violenta se sussistono i requisiti dell’usucapione e il possesso continua da almeno 1 anno. □ Azioni di nunciazione (=denuncia)(spettano sia al proprietario si al possessore): - Denunzia di nuova opera, esperita qualora si abbia ragione di temere che da una nuova opera possa derivare un danno alla propria cosa - Denunzia di danno temuto, che si riferisce al pericolo di un danno grave e prossimo ma derivante da uno stato di cose già esistente.

I diritti sulle opere dell’ingegno (cap.14)

I diritti sulle opere dell’ingegno e sulle invenzioni industriali si differenziano in diritto di autore e diritto dell’inventore. □ Diritto di autore: il diritto sulle opere dell’ingegno di carattere creativo si acquista a titolo originario per creazione. 2 tipologie di diritto: - Diritto morale alla paternità dell’opera. E’ imprescrittibile, inalienabile ed irrinunciabile. Comprende anche il diritto di inedito (vietare la pubblicazione). - Diritto patrimoniale di autore: consiste nel diritto esclusivo a pubblicare l’opera e ad utilizzarla economicamente nei modi consentiti dalla natura dell’opera. E’ un diritto commerciabile e gli atti di trasferimento richiedono la forma scritta ai fini della prova. Durata: 70 anni dopo la morte. Per regolamentare i diritti sulla creazione di software è stata estesa la disciplina relativa al diritto d’autore. La durata è di 50 anni dopo la morte o 50 anni dal primo utilizzo se il creatore è una persona giuridica. □ Diritto dell’inventore: 2 tipologie di diritto - Diritto morale: è tutelato senza limiti di tempo né condizioni tramite il “diritto a essere riconosciuto autore” - Diritto materiale: brevetto di esclusiva dello sfruttamento economico che – in genere – si attua attraverso una licenza (contratto atipico). Per avere diritto al brevetto l’invenzione deve essere una novità, non divulgata, e deve avere attitudine all’applicazione industriale. Durata del brevetto: 20 anni; prescrizione per non-uso dopo 3 anni.

LE OBBLIGAZIONI

Il rapporto obbligatorio (cap.15)

□ Un’obbligazione è un rapporto nel quale una parte è tenuta ad una prestazione di carattere patrimoniale in vista della soddisfazione di un interesse dell’altra parte. Il debitore risponde dell’adempimento delle obbligazioni con tutti i suoi beni presenti e futuri. Fonti di obbligazioni: contratti, fatti illeciti ed altro (promesse unilaterali, gestione di affari, ecc.). □ Si distinguono 3 tipi di obbligazioni: - Di dare ( consegna di una cosa - Di fare ( svolgimento di una attività - Di non fare ( divieto □ Sia debitore che creditore sono soggetti a degli obblighi ed hanno degli interessi salvaguardati: - Debitore: ha l’obbligo di usare una media diligenza. Ha interesse a liberarsi dal vincolo ed ad adempiere personalmente l’obbligazione - Creditore: ha l’obbligo di collaborare e deve limitare le conseguenze dannose di un eventuale inadempimento. Ha diritto ad essere soddisfatto e questo gli viene garantito da alcune condizioni, tra queste – per esempio – il debitore deve adempiere personalmente alla prestazione.

Adempimento (cap. 16)

□ L’adempimento dell’obbligazione si ha con l’esatta esecuzione della prestazione. Il creditore può rifiutare un adempimento parziale. Il creditore può accettare una diversa prestazione offerta in luogo dell’adempimento: in tal caso il debito si estingue quando la prestazione è eseguita. □ Per giudicare il corretto adempimento si riconoscono 2 tipi di obbligazioni: - Obbligazioni di diligenza: il debitore deve usare la diligenza del buon padre di famiglia - Obbligazioni di risultato: il debitore deve produrre il risultato richiesto. □ Modo di adempimento: - Tempo: come stabilito, oppure immediatamente, oppure come stabilito dal giudice - Luogo: si distinguono 2 casi - Debiti portabili ( domicilio del creditore - Debiti chiedibili ( domicilio del debitore - Ordine di adempimento: a scelta del debitore, oppure secondo una gerarchia indicata dal c.c. □ Il debitore ha diritto alla quietanza, a sue spese. □ L’adempimento eseguito non può essere impugnato per incapacità. □ Il destinatario dell’adempimento deve essere il creditore od un suo rappresentante. Nel caso il debitore risulti ingannato, in buona fede, e adempi l’obbligazione presso un creditore apparente il debito è estinto.

Inadempimento

□ Il debitore che non esegue la prestazione dovuta deve risarcire il danno al creditore se non prova che l’inadempimento è determinato da impossibilità oggettiva ed assoluta della prestazione per cause a lui non imputabili (caso fortuito, forza maggiore). Il creditore può esigere l’adempimento più il danno per il ritardo (eccezion fatta per i casi di inesigibilità conseguenza del il dovere di correttezza). Il debitore risponde con tutti i suoi beni presenti e futuri. □ Il debitore che manca di adempiere nel tempo dovuto può essere costituito in mora mediante intimazione o richiesta per iscritto del creditore. Effetti della mora: il debitore deve - risarcire i danni provocati dal ritardo - sopportare i rischi dell’impossibilità dell’adempimento □ Se il creditore non consente al debitore di adempiere quest’ultimo – per tutelarsi – può fare un’offerta e – nel caso questa sia rifiutata dal creditore e dichiarata valida dal giudice – il creditore è dichiarato in mora dal giorno in cui è stata fatta l’offerta. Effetti della mora: il creditore - deve sopportare i rischi dell’impossibilità dell’adempimento - non ha più diritto né agli interessi né ai frutti - deve risarcire i danni ed eventuali spese. Se – quindi – il debitore vuole liberarsi dell’obbligazione deve reagire al rifiuto dell’offerta con il deposito. □ Per il risarcimento del danno da inadempimento si adottano 3 criteri: il danno - deve essere conseguenza immediata e diretta (in realtà solo “adeguata”) dell’inadempimento - deve essere prevedibile - non deve essere collegato ad alcuna colpa del creditore. In tal caso - se il creditore avrebbe potuto evitare il danno il debitore è esonerato da ogni responsabilità - se una colpa del creditore ha contribuito alla nascita del danno viene ridotto il risarcimento. Se non è possibile valutare l’ammontare esatto del danno il giudice procede a valutazione equitativa. E’ nullo il patto che prevede l’esonero da responsabilità del creditore per dolo o colpa grave o per violazione dell’ordine pubblico. □ Si distinguono alcuni modi di estinzione dell’obbligazione diversi dall’adempimento: - Satisfattori: - Compensazione: se le due parti sono obbligate l’una verso l’altra e viceversa una delle due può chiedere la compensazione se i debiti sono omogenei, liquidi ed esigibili. (es.: A deve 100 a B; B deve 50 ad A. ( A deve 50 a B) - Confusione: se creditore e debitore sono la stessa persona - Non satisfattori: - Impossibilità sopravvenuta: il debito si estingue se l’impossibilità è oggettiva ed assoluta e non è stata causata dal debitore. Ci sono 2 casi particolari: - Impossibilità temporanea: al termine dell’impossibilità l’obbligazione può anche estinguersi (se il creditore non ha più interesse o il debitore non può più essere obbligato) - Impossibilità parziale: il debito si estingue con l’adempimento parziale - Novazione: le parti si accordano per sostituire l’obbligazione con una nuova (sostituendo oggetto o titolo o soggetto). - Remissione: atto unilaterale del creditore valido se il debitore non si oppone. □ Conto corrente: contratto con il quale le 2 parti si obbligano ad annotare in conto i crediti reciproci considerandoli inesigibili e indisponibili fino alla chiusura del conto, quando si ha una compensazione.

Tipi particolari di obbligazione (cap. 17)

□ Tra le obbligazioni pecuniarie (oggetto=denaro) sono differenziabili 2 tipi di debiti: - di valore - di valuta, per i quali vale il principio nominalistico. Sulle obbligazioni pecuniarie sono calcolabili 2 tipi di interessi: - interessi corrispettivi - calcolati rispettando il saggio di interesse legale - calcolati con un interesse diverso, comunque nei limiti della legge. In questo caso è necessaria la forma scritta. - interessi moratori (per il ritardo), calcolati come somma tra gli interessi legali ed eventuali altri interessi derivanti da: - perdita da svalutazione - mancati introiti. □ Obbligazioni con pluralità di oggetti: - Obbligazioni alternative: il debitore si libera adempiendo una delle obbligazioni. Vale la regola “scelta concentra l’obbligazione”, quindi se dopo la scelta la prestazione diviene impossibile il debito si estingue. - Obbligazioni facoltative: il debitore ha la facoltà di eseguire una diversa prestazione. In caso di impossibilità della prestazione principale il debito è estinto. □ Obbligazioni con pluralità di soggetti: - Con più debitori: - Solidarietà nel debito: ciascun debitore può essere costretto a pagare il debito in toto ( contitolarità del debito. La solidarietà si presume. - Obbligazione parziaria: ciascun debitore paga solo la sua parte - Con più creditori: - Credito solidale: ciascun creditore può esigere l’intera prestazione. - Credito parziario: ciascun creditore può esigere solo una parte.

Successione nel credito e nel debito (cap. 18)

□ Successione nel credito: - Surrogazione: un terzo sostituisce il creditore e ne acquista i diritti; il rapporto obbligatorio non si estingue. 3 tipologie di surrogazione: - per volontà del creditore - per volontà del debitore - legale - Cessione (a titolo oneroso o a titolo gratuito): non è necessario il consenso del debitore. Il cessionario (nuovo creditore) ha l’onere di fare una notificazione al debitore ceduto □ Successione nel debito: - Delegazione: un nuovo debitore si obbliga su invito del 1° debitore. Ci sono 3 possibilità: - il creditore rifiuta - il creditore accetta ma non libera il 1° debitore (delegazione cumulativa) - il creditore accetta e libera il 1° debitore (delegazione liberatoria) - Espromissione: su iniziativa di un terzo che promette al creditore di pagare il debito - Accollo: è un contratto tra il debitore ed un terzo il quale si accolla il debito. Anche per l’accollo si distinguono accollo cumulativo e accollo privativo (o liberatorio).

La garanzia patrimoniale (cap. 19)

□ Responsabilità patrimoniale: il creditore ha diritto a procedere ad esecuzione forzata su qualsiasi bene pignorabile. 2 principi fondamentali regolano la materia: • Responsabilità illimitata. Ci sono però alcune eccezioni: talvolta le caratteristiche del patrimonio limitano il potere dei creditori (patrimonio di destinazione): - Patrimonio separato: una parte del patrimonio è destinato a garanzia primaria per determinati debiti (es.: eredità con beneficio di inventario) - Patrimonio autonomo: quando il patrimonio presenta 2 caratteri: - un complesso di beni destinati ad uno scopo di cui sono contitolari più soggetti - una disciplina che mette al riparo questi beni dall’azione dei creditori personali dei contitolari • Pari condizione dei creditori. Ci sono però alcune eccezioni: cause di prelazione sono i privilegi, il pegno e l’ipoteca: - Privilegi: sono accordati in considerazione della causa del credito. Si distinguono: - Privilegio generale, ( su tutti i beni mobili ( non è un diritto sulle cose del debitore) - Privilegio speciale, (su determinati beni, mobili o immobili ( diritto reale limitato) - Pegno: diritto di garanzia su cose mobili, universalità di mobili, crediti, diritti aventi per oggetto cose mobili. Si costituisce attraverso contratto di pegno, contratto reale che si perfeziona con la consegna. Il creditore pignoratizio ha diritto a far vendere la cosa, a farsi pagare con prelazione, a farsi assegnare la cosa in pagamento, a far suoi i frutti della cosa e – nel pegno su crediti – a riscuotere il credito. - Ipoteca: può avere per oggetto beni immobili, usufrutto di beni immobili, superficie, enfiteusi, beni mobili registrati e rendite dello stato. Nasce in 2 passi successivi: 1) esistenza del titolo per la costituzione; 2) costituzione tramite iscrizione (pubblicità costitutiva). Può nascere per 3 cause: - Ipoteca legale: alcuni atti previsti dalla legge - Ipoteca giudiziale: sentenza di condanna al pagamento - Ipoteca volontaria: concessione volontaria Il grado dell’ipoteca dipende dalla data dell’iscrizione. Il patto commissorio è vietato. □ Garanzie di credito: mezzi di sicura soddisfazione del credito: - Garanzie personali: si nomina un garante cui il creditore può richiedere l’adempimento. Un esempio: - Fideiussione: (forma= dichiarazione espressa) un soggetto garantisce l’adempimento di un’obbligazione altrui obbligandosi personalmente verso il creditore. Egli risponde in solido con il debitore con tutti suoi beni presenti e futuri ( il fideiussore che ha pagato è surrogato nei diritti del creditore. - Garanzie reali: il creditore ha diritto ad espropriare un bene ed appropriarsi del ricavato. Sono: - Pegno. Vedi sopra (mobili). - Ipoteca. Vedi sopra (immobili). □ garanzia patrimoniale: ha per oggetto tutti i beni del debitore. Il creditore non costituisce alcun vincolo sui beni ed il debitore continua a disporne. Ciononostante il creditore è tutelato quando il debitore mette in pericolo la garanzia: 3 mezzi di conservazione della garanzia patrimoniale: - Azione surrogatoria: il creditore può esercitare i diritti e le azioni che spettano verso i terzi al proprio debitore e che questi trascuri di esercitare se risulti una situazione oggettiva di pericolo per la garanzia del creditore. - Azione revocatoria: il creditore può chiedere che siano dichiarati inefficaci nei suoi confronti gli atti di disposizione del patrimonio con i quali il debitore rechi pregiudizio alle ragioni del creditore. Effetti: l’atto resta valido ed efficace ma il creditore può agire come se l’atto non fosse stato compiuto. Si prescrive in 5 anni. - Sequestro conservativo: misura preventiva applicabile quando ci siano ragioni oggettive per temere la perdita delle garanzie.
IL CONTRATTO

L’autonomia contrattuale (cap.20)

□ Il contratto è l’accordo tra 2 o più parti per costituire, regolare o estinguere tra loro un rapporto giuridico patrimoniale. Ha forza di legge tra le parti ma non produce effetti per i terzi. E’ un atto giuridico bi-plurilaterale ((atti unilaterali), è un atto di autonomia. Si possono individuare 2 funzioni del contratto: traslativa e obbligatoria. □ Effetto: il contratto regola certi interessi patrimoniali ed i rapporti giuridici che li realizzano ( il contratto stabilisce un regolamento di interessi. □ Ogni contratto può essere considerato sotto 2 punti di vista: - Contratto-atto - Contratto-rapporto □ La buona fede è a fondamento di tutta la disciplina del contratto: - Trattative: dovere di informazione e di trasparenza. La violazione del dovere di correttezza nelle trattative non incide sulla validità del contratto ma è fonte di responsabilità precontrattuale. - Esecuzione: le parti devono comportarsi come persone oneste e leali. - Interpretazione □ Autonomia contrattuale: gli interessi economici sono fondamentalmente lasciati all’autonomia dei privati, ma esistono alcune limitazioni (es.: limiti alla proprietà, limiti all’iniziativa economica). - Libertà di contrarre: E’ riconosciuta anche la libertà di decidere se concludere o no un contratto. Limitazioni a questa libertà: - Obbligo legale a contrarre: definito per legge (es.: i monopoli) - Obbligo convenzionale a contrarre: a causa di un precedente contratto. - Contenuto del contratto: le parti possono decidere liberamente il contenuto del contratto: - Contratti tipici: previsti dalla legge - Contratti atipici: non previsti dalla legge ma diretti a realizzare un interesse meritevole di tutela (lecito). Vi sono anche dei limiti alla libertà di decidere il contenuto del contratto: - Limiti legali: la legge può determinare alcune parti di determinati contratti. Ad esempio una o più clausole possono essere imposte per legge e sostituire così le clausole difformi senza rendere invalido il contratto. - Limiti convenzionali: limiti stabiliti da un contratto precedente. Ad esempio i contratti normativi obbligano ad inserire determinate clausole nei contratti futuri tra le parti.

Gli elementi del contratto (cap.21)

□ Ci sono 4 elementi essenziali del contratto. La loro mancanza produce nullità del contratto, i difetti od i vizi provocano annullabilità del contratto. I 4 elementi sono accordo, causa, oggetto e forma: • Accordo: convergenza delle manifestazioni di volontà provenienti dalle parti contraenti. Ci sono 2 tipi di manifestazione: - espressa, quando la volontà è dichiarata - tacita, quando ci si comporta in un modo che implica la volontà di contrarre (es.: salire sul treno) L’accordo avviene tramite lo scambio di 2 dichiarazioni: - proposta, con la quale una parte offre all’altra la conclusione del contratto - accettazione, con la quale l’altra parte dà il suo consenso. Se corrisponde esattamente alla proposta il contratto si conclude quando il proponente viene a conoscenza dell’accettazione (contratti consensuali); altri tipi di contratto (contratti reali) necessitano di un passo successivo: la consegna. L’autonomia contrattuale lascia la libertà ai contraenti di revocare proposta e/o accettazione prima della conclusione ma esistono alcune limitazioni per le quali neanche morte o sopraggiunta incapacità del proponente tolgono efficacia alla proposta: - Proposta ferma: il proponente dichiara di tenere ferma la proposta per un certo tempo. - Patto di opzione: le due parti decidono che una delle due parti rimane vincolata mentre l’altra è libera di accettare o meno. Inoltre le parti devono sempre comportarsi secondo buona fede, altrimenti il loro comportamento è fonte di responsabilità precontrattuale e devono risarcire l’interesse negativo, il danno risentito per aver confidato nella conclusione del contratto. Nello stesso ambito si pongono anche: - Contratto preliminare, che dà l’obbligo di stipulare il contratto definitivo entro un dato termine; deve avere la stessa forma del contratto definivo, pena la nullità. Se una delle due parti non adempie all’obbligo di stipulare il contratto definitivo l’altra può rivolgersi al giudice. La trascrizione del preliminare per atto pubblico o scrittura privata autenticata ha lo scopo di anticipare alla data della trascrizione la possibilità di far valere i propri diritti sulla cosa in oggetto. - Compromesso, o preliminare improprio, che produce tutti gli effetti del contratto ma non ha la forma richiesta dal contratto per la validità. La formazione dell’accordo ha caratteristiche particolari in altri tipi di contratti: - Contratti di serie: una parte predispone interamente il contenuto del contratto, l’altra si limita a dare il suo consenso. La parte debole è tutelata in 2 modi: - E’ applicata la regola “conoscibilità uguale conoscenza”: entrano nel contratto le clausole che la parte debole avrebbe potuto notare usando una media attenzione. - Clausole vessatorie: sono clausole che stabiliscono particolari oneri per la parte debole. Perché siano valide devono essere elencate e specificamente approvate per iscritto. - Contratti del consumatore: hanno per oggetto la cessione di beni o la prestazione di servizi e sono conclusi tra un professionista ed un consumatore. In questi contratti le clausole vessatorie sono inefficaci; non sono considerate vessatorie quelle oggetto di trattativa individuale. • Causa: è la funzione costante, tipica, del contratto, che si conosce nel complesso dei suoi effetti essenziali. Si può ricondurre alla “funzione economico-sociale”. L’analisi della causa porta alla qualificazione del contratto, cioè alla sua ascrizione ad un tipo legale (contratti tipici) o all’accertamento della sua novità (contratti atipici) al fine di stabilire quali siano le regole da applicare.Oltre ai contratti tipici ed i contratti atipici possono esistere contratti misti, che combinano aspetti della funzione economico-sociale di diversi tipi; la sua disciplina sarà mista. Simili ai contratti misti sono i contratti collegati, più contratti distinti collegati verso una finalità unica. I contratti possono essere classificati in base alla causa: - Contratti a prestazioni corrispettive (sinallagmatici): la causa sta nella funzione di scambio tra due prestazioni. Essi vengono ulteriormente differenziati: - contratti aleatori, nei quali una parte non sa se dovrà eseguire una prestazione (es.: totocalcio) - contratti commutativi, nei quali lo scambio tra le prestazioni non si lega ad elementi di rischio. - Contratti unilaterali: prestazioni a carico di una sola parte. La classificazione può essere anche operata in un altro modo: - Contratti a titolo oneroso, nei quali ciascuna parte, mentre ricava un vantaggio, fa un sacrificio - Contratti a titolo gratuito, nei quali una sola parte fa il sacrifico. (N.B.: gratuità(liberalità) • Oggetto: è la prestazione o le prestazioni su cui verte l’accordo. Deve essere: - Possibile, (la prestazione deve essere possibile) ( solo la radicale impossibilità, oggettiva e assoluta, rende nullo il contratto. - Lecito: la prestazione non deve essere contraria alla legge - Determinato o determinabile: devono esistere criteri per la determinazione. • Forma: è il mezzo che manifesta la volontà delle parti. Fondamentalmente è libera, ma esistono numerose eccezioni: - Forma scritta a pena si nullità: per gli atti che hanno ad oggetto diritti reali o diritti di godimento ultranovennali sugli immobili - Atto pubblico: per le donazioni e la costituzione di SPA e SRL - Forma scritta per la prova: per assicurazioni e transazioni - Forma convenzionale: per i casi nei quali le parti si accordano con un contratto precedente. □ Vengono definiti elementi accidentali alcune clausole contrattuali che dipendono dalla volontà delle parti: - Condizione: le parti possono subordinare l’efficacia o la risoluzione del contratto o di un singolo patto ad un avvenimento futuro ed incerto: - Condizione sospensiva: gli effetti del contratto iniziano con l’avvenimento dichiarato. - Condizione risolutiva: gli effetti del contratto terminano con l’avvenimento dichiarato. Gli effetti della condizione retroagiscono; quindi se la condizione è impossibile l’eventuale condizione sospensiva rende nullo il contratto e l’eventuale condizione risolutiva si considera non apposta. La legge tutela la parte pendente che può intervenire per salvaguardare la cosa. Inoltre è necessaria la buona fede. Condizione tacita: la condizione può anche non essere espressa ma solo manifestata. Nei casi nei quali esiste un presupposto oggettivo che giustifica l’intera operazione (presupposizione); se tale presupposto viene a mancare il contratto è nullo (es.: balcone per vedere il GPMontecarlo). - Termine: fissa l’inizio (iniziale) o la fine (finale) degli effetti del contratto. Non ha efficacia retroattiva. - Onere: è previsto per la donazione modale; è un obbligo imposto al beneficiario della donazione.

L’efficacia del contratto (cap.22)

□ Il contratto produce un regolamento di interessi. □ Le parti non possono sciogliersi con decisione unilaterale dagli impegni derivanti dal contratto, ma la legge o lo stesso contratto possono prevedere un diritto di recesso. Il recesso deve essere esercitato prima dell’inizio dell’esecuzione del contratto (non è vero per i contratti di durata), può essere collegato ad un corrispettivo (es.: caparra) ed ha l’effetto di sciogliere il contratto. Una particolare disciplina di recesso è a tutela del consumatore nei contratti di fornitura di beni o prestazioni di servizi negoziati fuori dai locali commerciali o a distanza (recesso entro 7-10 gg.).
INTERPRETAZIONE ( QUALIFICAZIONE ( INTEGRAZIONE □ Con l’interpretazione si attribuisce un significato univoco all’accordo; l’interpretazione è la ricerca di quale volontà sia stata manifestata dai contraenti. Il risultato dell’interpretazione è la qualificazione. - Interpretazione soggettiva: ricerca della comune intenzione. Criteri: - Buona fede - Collocazione in un contesto - Collocazione delle clausole nel complesso del contratto - Interpretazione oggettiva: scelta tra più significati possibili, oggettivamente ambivalenti. Criteri: - criteri di oggettiva opportunità - Buona fede - Criteri legali: - Significato che dà qualche effetto al contratto - Usi interpretativi del luogo - Significato meno favorevole a chi ha predisposto la clausola - Criterio finale: equità. Con la definizione dell’accordo ci sono 2 possibilità: - Le 2 parti non convergono ad un accordo ( conclusione del contratto - I significati manifestati convergono Il contratto può produrre effetti non previsti dalle parti ( gli aspetti essenziali vanno integrati. □ Integrazione: procedimento che – sulla base dell’accordo manifestato dalle parti – ne completa il contenuto o ne determina compiutamente gli effetti. Modi di integrazione: - Integrazione dell’accordo: inserimento nei contratti di clausole - Integrazione a carattere dispositivo: solo se le parti no hanno stipulato diversamente - Integrazione a carattere imperativo: clausole imposte - Integrazione degli effetti: - Legge: unico criterio con cui si può correggere la volontà dei privati ( norme inderogabili - Usi - Equità Per i contratti innominati si opera con l’analogia (riguardo alla causa). Se necessario i criteri successivi sono usi ed equità. □ L’accordo delle parti può avere funzione - Obbligatoria - Traslativa ( contratti ad efficacia reale I contratti ad efficacia reale hanno per oggetto il trasferimento della proprietà di una cosa determinata, la costituzione o il trasferimento di un diritto reale o il trasferimento di un altro diritto. Per i contratti ad efficacia reale che hanno per oggetto una cosa specifica il diritto si trasmette e si acquista per effetto del consenso delle parti legittimamente manifestato (principio consensualistico) e l’acquirente è proprietario dal momento della conclusione del contratto. □ Il contratto non produce effetti nella sfera giuridica dei terzi ma ci sono delle eccezioni. □ Cessione di contratto: è un contratto tra un cedente ed un cessionario in cui è necessario il consenso di entrambi. - Eccezione: cessione legale, quando la cessione è contraria alle parti ma necessaria per legge. Subcontratto: bisogna stabilire se - il contratto iniziale attribuisce tale facoltà al contraente oppure è necessario il consenso del 1° contraente - nasce un rapporto tra il 1° contraente ed il subcontraente □ Procura: atto unilaterale rivolto ai terzi costitutivo del potere di rappresentanza. Forma della procura: quella richiesta per l’atto da compiere (può anche esistere la “procura tacita”). Con la procura vengono a costituirsi 2 parti: - Parte sostanziale ( rappresentato, che deve avere capacità di agire - Parte formale rappresentante, che deve avere capacità di intendere e di volere Violazioni della procura: - Eccesso di potere: quando il rappresentante è in parte o del tutto sprovvisto di procura: solo la ratifica può determinare l’efficacia del contratto; se manca il contratto è inefficace ed il rappresentante ha responsabilità precontrattuale. - Abuso di potere: se il rappresentante non agisce nell’interesse del rappresentato il contratto è annullabile La procura è revocabile, con idonea pubblicità. □ Simulazione di contratto: operazione che richiede - la stipulazione di un contratto - un accordo in base al quale il detto contratto è solo apparente Si distinguono: - Simulazione relativa, in cui c’è un 3° contratto, che le parti vogliono tenere nascosto (contratto dissimulato) - Simulazione assoluta. Effetti: - Il contratto simulato non ha effetti nei rapporti tra le parti - In caso di simulazione relativa si producono gli effetti del contratto dissimulato. I terzi sono tutelati con varie norme. Se sono in buona fede acquistano il diritto di farsi valere nei confronti delle parti. □ Uso indiretto del contratto: uso di uno schema casuale diverso che consente di raggiungere per via traversa il risultato voluto Esempio: - Fiducia: contratto di trasferimento di proprietà accompagnato da un patto con cui si impone all’acquirente di conservare il bene per restituirlo all’alienante o ad altra persona.

Validità, invalidità e scioglimento del contratto (cap. 23-24)

□ Il vincolo contrattuale può venire meno per 2 ordini di cause: - perché viene eliminato il titolo (contratto-atto) ( invalidità - perché vengono eliminate le conseguenze del titolo (contratto-rapporto) ( scioglimento. □ Invalidità: esistenza di un difetto originario dell’atto e cioè mancanza o vizio di un elemento essenziale affinchè l’atto sia idoneo a produrre conseguenze giuridiche. E’ diverso dall’inefficacia, dove l’atto effettivamente non produce i suoi effetti. Ci sono 2 forme di invalidità: - Nullità: il suo fondamento sta nella violazione di una norma inderogabile che regola l’esercizio dell’autonomia privata. Ha un fondamento generale e si produce ogni volta che tale situazione si realizza, anche se la legge non la dispone espressamente. La nullità non pone problemi di tutela di chi ha interesse a mantenere in piedi il contratto. La nullità è assoluta: chiunque vi abbia interesse può farla valere. Non è ammessa convalida, ma solo la conversione in un altro contratto valido (è l’attuazione specifica del principio di conservazione secondo il quale finché è possibile la volontà dei privati deve essere tutelata e resa efficace). Il codice prevede 3 casi di nullità: - Mancanza dei requisiti (accordo, causa, oggetto, forma) - L’accordo fra le parti manca qualora manchi una dichiarazione di volontà minimamente attendibile. - La causa - L’oggetto “manca” quando è impossibile, inesistente o indeterminabile - La forma “manca” quando è diversa da quella richiesta per la validità. - Illiceità del contratto: il contratto è illecito - Quando è illecito uno dei suoi elementi. I parametri dell’illiceità sono il contrasto con norme imperative (poste a tutela di un interesse pubblico), con l’ordine pubblico (principi generali inderogabili) e con il buon costume (morale corrente). - Quando sono illeciti il motivo comune ad entrambe le parti o la condizione. - Altri casi previsti dalla legge Se un contratto è nullo il titolo manca fin dall’origine: la sentenza di nullità è solo dichiarativa. L’azione di nullità non si prescrive. Non esiste una norma generale di salvaguardia del terzo. - Annullabilità: sono previste singole e tassative cause di annullamento. L’annullabilità deve realizzare un delicato equilibrio di interessi: le regole relative ai casi di annullabilità sono spiegabili in base ad una logica di equilibrio nella protezione delle 2 parti del contratto. L’annullabilità è relativa: può essere fatta valere solo dalla parte nel cui interesse essa stessa è stabilita dalla legge. La parte che può chiedere l’annullamento può produrre la convalida del contratto con un atto unilaterale (secondo il principio di conservazione). Sono cause di annullabilità (incapacità e vizi del consenso): - Incapacità. - Legale: l’annullabilità deriva dalla mancanza della capacità legale - Naturale: devono sussistere incapacità di intendere e di volere e malafede della controparte - I vizi del consenso (errore, violenza, dolo): - Errore: per produrre annullabilità l’errore deve essere essenziale (cioè determinante per il consenso e riguardante certe circostanze (natura od oggetto del contratto; identità dell’oggetto o qualità del medesimo; identità del contraente; di diritto)) e riconoscibile dall’altro contraente (persona di normale diligenza). La parte in errore non può domandare l’annullamento se l’altra offre tempestivamente di eseguirlo in modo conforme alla sua volontà. - Violenza (morale): minaccia per estorcere il consenso. Deve fare impressione su una persona sensata e deve riguardare un male ingiusto e notevole. Il timore non è causa di annullamento a meno che la controparte se ne accorga e ne approfitti. - Dolo: raggiro per carpire il consenso - determinante (l’altra parte non avrebbe contratto) ( annullabilità - incidente (l’altra parte avrebbe contratto a condizioni diverse) ( risarcimento danno. Se un contratto è annullabile il titolo permane fino all’annullamento: la sentenza di annullamento è costitutiva. L’annullabilità ha efficacia retroattiva. L’azione di annullamento si prescrive in 5 anni. Il terzo che acquisti diritti in buona fede e a titolo oneroso è salvaguardato. Tutela dell’affidamento: la protezione della volontà è limitata là dove si riconosce l’esigenza di proteggere quella parte che ha fatto affidamento nella dichiarazione emessa dalla controparte. Questo principio è il risultato della contrapposizione di tutela della volontà (principio secondo il quale nessuna modificazione della sfera giuridica può prodursi – per il soggetto – senza il suo consenso) e principio di autoresponsabilità (chi si impegna in qualche modo deve portare il rischio preso). □ Di regola il privato corre il rischio della poca convenienza economica dei propri affari: per questo dal punto di vista dell’invalidità l’iniquità del contratto non ha grande rilievo. Un rimedio all’iniquità è offerto dalla rescissione: è valida per contratti che danno luogo a condizioni inique stipulati con l’approfittamento dello stato di pericolo o di bisogno in cui si trovava una delle parti. L’azione di rescissione si prescrive in 1 anno e può essere evitata con l’offerta di riportare il contratto ad equità. □ Il contratto non può essere sciolto (= far cessare i suoi effetti) che per mutuo consenso o per cause ammesse dalla legge. La risoluzione (=scioglimento) è retroattiva (non per i contratti ad esecuzione continuata) ed i terzi sono sempre salvaguardati. La risoluzione riguarda i contratti a prestazioni corrispettive. Vi sono 3 casi di risoluzione (inadempimento, impossibilità sopravvenuta, eccessiva onerosità): - Per inadempimento. Chi subisce l’inadempimento può scegliere se chiedere l’adempimento (scelta reversibile) o la risoluzione del contratto (scelta irreversibile: neanche la parte inadempiente può adempiere dopo che è stata domandata la risoluzione), fatto salvo il risarcimento del danno. La risoluzione per inadempimento può essere chiesta solo se il rapporto sinallagmatico non è più funzionale. Ci sono 2 casi: - Inadempimento di diritto: - Clausola risolutiva espressa: se si è previsto che l’inadempimento di una determinata prestazione sia causa di risoluzione. - Se si è fissato un termine essenziale per il contratto. - Per extragiudiziale, con una diffida ad adempiere, un atto scritto con cui si intima all’altra parte di adempiere entro un termine adeguato (min. 15 gg.) e si dichiara che scaduto il termine si riterrà risoluto il contratto - Con una domanda giudiziale In stretta connessione con l’inadempimento sono anche: - Eccezione di inadempimento: ciascuna delle parti può rifiutarsi di adempiere la sua obbligazione se l’altra parte non adempie contemporaneamente. - Clausola penale: il contratto prevede che se una certa prestazione non sarà adempiuta l’inadempiente dovrà pagare una certa somma. - Caparra confirmatoria: somma che viene versata alla conclusione del contratto per conferma a titolo di acconto. Viene usata come risarcimento del danno se una delle due parti risulta inadempiente. Caparra penitenziale: prende questo nome se nel contratto è stipulato il diritto di recesso. - Per impossibilità sopravvenuta. Libera il debitore quando sia dovuta ad un fatto a lui non imputabile e provoca automaticamente la risoluzione. Se l’impossibilità sopravvenuta è parziale l’altra parte può scegliere se chiedere una riduzione della prestazione dovuta o recedere dal contratto. L’impossibilità temporanea determina lo scioglimento del rapporto quando la controparte non abbia più interesse a riceverla una volta ridivenuta possibile. - Per eccessiva onerosità. Questo caso vale solo per i contratti a prestazione differita o ad esecuzione continuata. Si verifica se l’eccessiva onerosità è determinata da avvenimenti straordinari ed imprevedibili e se supera la normale alea (rischio) del contratto. La risoluzione può essere evitata dalla controparte tramite l’offerta di modificare le condizioni secondo equità. □ La presupposizione è un collegamento tra una situazione esistente ed il contratto tale che il regolamento contrattuale trova ragione di essere solo in quella situazione. Se questa situazione viene a mancare il contratto viene sciolto. Non è regolata dal codice civile ma è stata elaborata dalla dottrina e dalla giurisprudenza.

I SINGOLI CONTRATTI

I contratti di alienazione (cap. 25)

VENDITA □ La vendita è il contratto che ha per oggetto il trasferimento della proprietà di una cosa o il trasferimento di un altro diritto verso il corrispettivo di un prezzo. Se il corrispettivo viene dato in natura il contratto prende il nome di permuta ed è regolato dalle stesse norme che regolano la vendita. □ La vendita può avere - Efficacia reale: l’oggetto della vendita deve esistere nel patrimonio del venditore e deve essere individuato - Efficacia obbligatoria: se l’oggetto sono cose determinate solo nel genere la proprietà si trasmette con l’individuazione. □ Obbligazioni del venditore: - Consegnare la cosa. Deve inoltre custodirla fino alla consegna. - Fare acquistare al compratore la proprietà della cosa o il diritto. Casi particolari: - Vendita di cosa futura: la proprietà passa quando la cosa viene ad esistenza (può essere sia un contratto commutativo che aleatorio) - Vendita di cosa altrui: diventa efficace appena il vettore acquista la proprietà. - Garantire il compratore dall’evizione e dai vizi della cosa. La garanzia è un effetto naturale, non è necessario prevederla, basta non escluderla. - Si parla di evizione quando un terzo fa valere un diritto reale sulla cosa venduta sottraendola al compratore o limitandone il godimento. Il venditore deve risarcire il danno. - La garanzia riguarda i vizi occulti (difetti non facilmente riconoscibili). Il compratore può scegliere se risolvere il contratto o diminuire il prezzo. □ Obbligazioni del compratore: - Pagamento del prezzo nel tempo e nel luogo fissati e degli eventuali interessi. □ Casi particolari: - Diritto di riscatto: il venditore si riserva il diritto di riacquistare la proprietà della cosa tramite dichiarazione unilaterale entro un certo termine e restituzione del prezzo maggiorato delle eventuali spese sostenute per le riparazioni necessarie o utili. - Patto di retrovendita: le parti si assumono l’obbligo di contrarre una nuova compravendita. - Vendita a rate con riserva di proprietà: la proprietà non passa immediatamente al compratore ma rimane al venditore fino al pagamento dell’ultima rata; la cosa – però – viene consegnata immediatamente al compratore ed il rischio per il perimento è del compratore stesso.
SOMMINISTRAZIONE
□ Con la somministrazione una parte si obbliga – verso il corrispettivo di un prezzo – ad eseguire prestazioni periodiche o continuative. L’oggetto può non essere perfettamente stabilito dall’inizio. Anche il contratto di concessione di vendita (es.: concessionarie automobili) viene usualmente riportato alla somministrazione. □ Subfornitura: è un contratto tra 2 imprenditori affinché uno di essi effettui lavorazioni o fornisca prodotti e servizi destinati ad essere utilizzati nell’ambito dell’attività economica del committente nella produzione di un bene complesso. L’attività del subfornitore deve essere svolta in conformità a progetti e conoscenze forniti dal committente. Forma e contenuto: - Obbligo della forma scritta a pena di nullità. - Specificazione dei requisiti specifici del bene - Specificazione del prezzo pattuito - Specificazione dei termini e delle modalità - Nullità di alcune clausole, esempi: - Facoltà di variare unilateralmente 1 o più clausole - Facoltà per una parte di recedere senza preavviso - Divieto di abuso di dipendenza economica.
CONTRATTO ESTIMATORIO □ Con il contratto estimatorio una parte consegna all’altra 1 o più cose mobili, il consegnatario si obbliga a pagarne il prezzo salvo che restituisca quanto ha ricevuto al termine stabilito. Il contratto si conclude con la consegna. (es.: giornalaio) □ Alcuni aspetti: - Il rischio grava sul ricevente dal momento della consegna - I creditori del ricevente non possono pignorare la cosa fino al pagamento - Il ricevente può disporre della cosa dalla consegna alla eventuale restituzione.
FRANCHISING
□ Con il franchising viene stabilita una rete di distribuzione con caratteristiche organizzative e segni distintivi omogenei ma gestita da imprenditori indipendenti dal produttore. □ Obblighi delle parti: - Franchisee: far uso dei segni distintivi concordati e seguire le modalità pattuite - Franchisor: fornire i prodotti da distribuire e l’assistenza necessaria.
CESSIONE DEI CRETIDI DI IMPRESA (FACTORING) □ Se il cedente deve essere un imprenditore, le caratteristiche del cessionario sono ben delineate: società con personalità giuridica, il cui atto costitutivo preveda come oggetto l’acquisto dei crediti di impresa. Deve avere un capitale non inferiore a 10 volte il minimo delle S.p.A. (oggi quindi minimo 2 miliardi). Le imprese di factoring sono sottoposte alla vigilanza della Banca d’Italia e sono iscritte in un apposito albo. □ Causa ed oggetto: un imprenditore cede ad un altro tutti i diritti derivanti dalla sua attività di impresa dietro il pagamento di una percentuale delle somme da riscuotere.
CONTRATTI DI RENDITA □ Rendita perpetua: alienazione di un immobile o cessione di un capitale in cambio del diritto di esigere in perpetuo la prestazione periodica di una somma di denaro o di una certa quantità di cose fungibili. La legge prevede un diritto di riscatto inderogabile a favore dell’acquirente. □ Rendita vitalizia: cessione di un bene (immobile o mobile) o di un capitale in cambio di un reddito per il resto della vita. Non c’è diritto di riscatto.

I contratti di utilizzazione (cap. 26)

LOCAZIONE □ Con la locazione un parte si obbliga a far godere all’altra una cosa mobile od immobile per un dato tempo, verso un determinato corrispettivo. □ Obblighi del locatore: - Consegna della cosa in buono stato: il locatore risponde dei danni causati dai vizi della cosa se non prova di averne ignorato l’esistenza senza colpa. - Manutenzione: il locatore deve eseguire tutte le riparazioni necessarie - Garanzia del pacifico godimento: riguarda le molestie di diritto (terzi che pretendono di avere diritti sulla cosa). Il locatore non garantisce per le molestie di fatto (es.: vicini rumorosi) □ Obbligazioni del conduttore: - Pagamento del corrispettivo - Prendere in consegna la cosa ed osservare la diligenza del buon padre di famiglia nel servirsene per l’uso determinato dal contratto □ Altri aspetti: - Salvo patto contrario, il conduttore può sublocare la cosa - Il limite massimo di locazione è di 30 anni.
LOCAZIONE DI IMMOBILI URBANI □ Locazione immobiliare ad uso abitativo: il contratto deve avere forma scritta a pena di nullità. Ci sono 2 modi di stipulare il contratto: - Modalità privatistica. Caratteristiche: - Durata minima 4 anni con rinnovo automatico. La facoltà di recesso del locatore è strettamente condizionata - Facoltà di recesso del conduttore per gravi motivi - Diritto di prelazione sulla vendita da parte del conduttore - Canone libero - Modalità assistita. Caratteristiche: - Predeterminazione di condizioni contrattuale in base a d accordi di tipo parasindacale - Durata minima 3 anni. La facoltà di recesso del locatore è vincolata alle motivazioni. □ Locazione di immobili adibiti ad uso diverso da quello di abitazione. Caratteristiche del contratto: - Canone libero - Durata minima 6 anni con rinnovo tacito - Possibilità di sublocare o cedere il contratto insieme all’azienda. - Diritto di prelazione sulla vendita da parte del conduttore.
LEASING
□ E’ un contratto innominato sebbene se ne faccia largo uso. □ Leasing operativo: una parte concede all’altra l’utilizzazione di un bene verso il corrispettivo di un canone periodico e per tempo determinato; al termine del contratto il conduttore può scegliere se restituire la cosa, rinnovare il contratto o acquistare la cosa. □ Leasing finanziario: il concedente-finanziatore acquista la proprietà di un bene da un fornitore e lo dà in leasing operativo ad un conduttore (colui che gli aveva commissionato l’acquisto del bene). Alcune caratteristiche: - Il finanziatore è proprietario del bene locato ( è al sicuro dal fallimento del conduttore - Il conduttore si assume il rischio per il perimento ed il deterioramento della cosa □ Sale and lease back: il proprietario di un bene lo vende ad una società di leasing che gli concede nuovamente il bene in leasing.
CONTRATTI AGRARI □ I contratti agrari sono caratterizzati dallo scopo di consentire ad un soggetto non proprietario l’utilizzazione di un fondo agricolo a fini di impresa. □ L’unico contratto di nuova stipulazione ammesso è l’affitto. Esso ha per oggetto il godimento di una cosa produttiva mobile o immobile. L’affittuario è sempre un imprenditore, deve pagare un canone ed essere capace di curare la gestione della cosa, pena la risoluzione del contratto. □ Affitto di fondi rustici (a coltivatore diretto o a soggetti diversi (canone più alto). Caratteristiche: - Durata minima 15 anni - Diritto di prelazione per l’affittuario coltivatore diretto.
COMODATO
□ Con il comodato una parte consegna all’altra una cosa mobile o immobile affinché se ne serva per un tempo o per un uso determinato, con l’obbligo di restituire la stessa cosa ricevuta. E’ un prestito d’uso a carattere gratuito. E’ un contratto reale che si conclude con la consegna della cosa. □ Il comodatario deve custodire e conservare la cosa con la diligenza del buon padre di famiglia. □ Il comodante è tenuto al risarcimento dei danni derivanti dai vizi della cosa se – conoscendoli – non ne abbia avvertito il comodatario.
MUTUO
□ La funzione del mutuo è quella di ottenere una certa somma di denaro o di altre cose fungibili con l’obbligo di restituire altrettanto della stessa specie e qualità. E’ un prestito di consumo. E’ un contratto reale che si perfeziona con la consegna della cosa. □ Le cose si confondono nel patrimonio del mutuatario che ne acquista la proprietà. Obbligazione del mutuatario è restituire altrettanto e pagare gli interessi (se il mutuo non è gratuito).

I contratti di prestazione d’opera o di servizi (cap. 27)

APPALTO E CONTRATTO D’OPERA □ L’appalto prevede lo cambio tra il compimento di un’opera o di un servizio e un corrispettivo in denaro. E’ appaltatore chi dispone di un’organizzazione di mezzi ed assume il rischio dell’attività (per quanto possa prevedere). L’oggetto è molto variabile e la forma libera. Il subappalto non è lecito a meno che non sia autorizzato espressamente dal committente. Interesse del committente: - Diritto di verifica durante l’esecuzione e di collaudo prima dell’accettazione - L’appaltatore è tenuto a garanzia se l’opera è differente da quanto previsto nel contratto. Tutela dei dipendenti: - I dipendenti dell’appaltatore possono attuare azione diretta contro il committente per le somme a loro dovute a titolo di retribuzione se il committente non paga l’appaltatore. □ Il contratto d’opera prevede lo scambio tra una prestazione personale ed un corrispettivo. Il prestatore d’opera non è subordinato al committente. Oggetto dell’obbligo è il risultato richiesto; l’accettazione dell’opera libera il prestatore da responsabilità. In caso di impossibilità sopravvenuta dell’esecuzione il prestatore d’opera è liberato ed ha diritto ad un compenso per il lavoro prestato in relazione all’utilità – per il committente – dell’opera compiuta. Contratto particolare: - Prestazione di opera intellettuale: - Il professionista risponde solo per dolo o colpa grave e deve usare la diligenza richiesta dall’attività esercitata (non il risultato, ma la diligenza) - Il prestatore può recedere per giusta causa ed ha diritto al rimborso nel limite dell’utilità del lavoro svolto per il cliente.
TRASPORTO
□ Con il contratto di trasporto il vettore si obbliga – verso un corrispettivo – a trasferire persone o cose da un luogo all’altro. - Trasporto di cose: è un contratto a favore di terzi: il mittente stipula con il vettore la consegna delle cose ad un destinatario. - Trasporto di persone: il vettore si assume 2 obbligazioni: - Eseguire il trasporto - Evitare sinistri alle persone o la perdita/avaria delle cose Quindi il sinistro o la perdita determinano una responsabilità da inadempimento ed il vettore deve provare di aver adottato tutte le misure idonee ad evitare il danno. Le clausole di esonero dalla responsabilità per sinistri sono nulle. (queste regole valgono anche per il trasporto gratuito).
MANDATO
□ Con il contratto di mandato il mandatario si obbliga a compiere 1 o più atti giuridici per conto di un mandante. Il mandato si presume oneroso. Perché il mandato abbia effetti verso i terzi deve essere accompagnato da una procura, atto unilaterale che conferisce al mandatario il potere di rappresentanza. □ Interessi delle parti: - Il mandatario senza procura acquista i diritti ed assume gli obblighi derivanti dagli atti compiuti con i terzi. - Il mandante può sempre revocare il mandato (fiducia) ma – se non c’è una giusta causa – deve risarcire i danni. - I beni acquisiti dal mandatario e non ancora trasferiti al mandante sono sottratti all’azione dei creditori del mandatario. - Il mandante è tenuto a fornire i mezzi per l’esecuzione, rimborsare le spese e risarcire i danni.
COMMISSIONE E SPEDIZIONE
Sono 2 sottotipi del mandato: □ Commissione: mandato che ha come oggetto l’acquisto e la vendita di beni per conto del committente ed in nome del commissionario che assume le obbligazioni proprie al mandatario e risponde al committente per l’esecuzione dell’affare. □ Spedizione: mandato con cui uno spedizioniere assume l’obbligo di concludere in nome proprio e per conto del mandante un contratto di trasporto e di compiere le operazioni accessorie (es.: dogana, assicurazione, ecc.).
AGENZIA
□ Con l’agenzia l’agente si impegna ad assumere stabilmente l’incarico di promuovere – per conto del preponente – la conclusione di contratti in una zona determinata; il preponente si obbliga a corrispondere una provvigione. □ Caratteristiche: - L’agente esercita un’attività economica organizzata, a proprio rischio - L’agenzia non prevede la conclusione dei contratti da parte dell’agente, ciò avviene solo so combinata con il mandato - Forma: scritta ai fini della prova. □ Diritti ed obblighi dell’agente: - Obblighi simili a quelli del mandatario, tra cui rispettare le istruzioni ricevute ed informare sempre il preponente. - Ha diritto ad una provvigione, anche dopo lo scioglimento del contratto se viene concluso un affare grazie alla attività svolta da lui in precedenza.
MEDIAZIONE
□ Il mediatore è colui che mette in relazione 2 o più parti per la conclusione di un affare, senza essere legato ad alcuna di esse. L’eventuale diritto alla provvigione nasce da un intervento del mediatore che porti alla conclusione di un affare (nesso di causalità). Il compenso viene corrisposto da entrambe le parti. □ Obblighi ed obbligazioni del mediatore: - Dovere di informazione delle parti - Autenticità della sottoscrizione e dell’ultima girata dei titoli - Se non manifesta il nome di 1 parte il mediatore risponde dell’esecuzione del contratto. - Il mediatore deve essere iscritto all’albo.
DEPOSITO
□ E’ il contratto con il quale una parte riceve dall’altra una cosa mobile con l’obbligo di custodirla e di restituirla in natura. E’ un contratto reale ( si conclude con la consegna; è naturalmente gratuito. L’oggetto del deposito è infungibile. □ Depositario: Obblighi: - Custodire la cosa con la diligenza del buon padre di famiglia - Restituire la cosa a richiesta. Diritti: - Può chiedere che il depositante riprenda la cosa □ Depositante: - Ha l’obbligo di rimborsare le spese per le perdite causare dal deposito al depositario e di pagare l’eventuale compenso pattuito. □ Casi particolari: - Deposito in albergo: responsabilità fino a 100 volte l’alloggio per 1 notte - Deposito nei magazzini generali: tariffe predeterminate; responsabilità per il deterioramento o la perdita se non viene provato che la causa non ha nulla a che fare con il magazzino stesso; il depositario può procedere alla vendita se le merci non vengono ritirate. □ Deposito irregolare: ha per oggetto cose fungibili e conferisce al depositario la proprietà con l’obbligo di restituire altrettante cose della stessa specie e qualità (es.: banca).
SEQUESTRO CONVENZIONALE □ Con il sequestro convenzionale 2 parti in lite per un bene o più affidano il bene stesso ad un terzo (sequestratario) che si impegna a custodirlo finché la lite non sia risolta per poi restituirlo alla parte che ne avrà diritto. E’ un contratto naturalmente oneroso. □ Il sequestratario riveste un ruolo che ricorda quelli del depositario e del mandatario.
VENDITA DI PACCHETTI TURISTICI □ Nei contratti – sempre più diffusi – di vendita di pacchetti turistici si pone il problema della tutela del consumatore. Una direttiva CEE ha regolato il settore con alcune regole: - Forma scritta e termini chiari e precisi - Durante l’accordo deve essere rilasciato un opuscolo informativo sul quale si baserà il contratto - Caparra confirmatoria (cfr. supra) - In caso di annullamento da parte dell’organizzazione il consumatore ha diritto ad un pacchetto turistico alternativo od al rimborso ed all’eventuale risarcimento del danno.

I contratti di assicurazione (cap. 28)

□ L’assicurazione è un contratto con il quale l’assicuratore – verso pagamento di un premio – si obbliga a tenere indenne l’assicurato del danno ad esso prodotto da un sinistro, oppure a pagare un capitale o una rendita al verificarsi di un evento attinente alla vita umana. E’ un contratto consensuale, con forma scritta ai fini della prova. Il documento rilasciato dall’assicuratore si chiama polizza. Se l’assicuratore non conosce bene la situazione di rischio - per dolo o colpa grave dell’assicurato ( contratto annullabile - per negligenza dell’assicurato ( l’assicuratore ha il diritto di recedere. L’assicurazione non può risolversi in un guadagno per l’assicurato. □ L’impresa di assicurazione può essere un ente pubblico, una S.p.A. o una società cooperativa. □ Rischio: - se manca ( contratto nullo. - se si attenua ( l’assicuratore può esigere un premio minore oppure recedere. - se si aggrava ( l’assicuratore può esigere un premio maggiore oppure recedere.
ASSICURAZIONE CONTRO I DANNI □ L’assicurazione contro i danni copre il rischio per sinistri che determinano la perdita di un cespite patrimoniale o di un profitto sperato. L’assicurato deve fare il possibile per evitare o limitare il danno L’assicuratore surroga l’assicurato nei diritti verso il terzo responsabile.
ASSICURAZIONE CONTRO LA RESPONSABILITA’ CIVILE □ Con l’assicurazione contro la responsabilità civile l’assicuratore si impegna a tenere indenne l’assicurato dalle conseguenze patrimoniali di un illecito L’esempio più comune è quello della RCA, responsabilità civile automobilistica, obbligatorio per tutti i veicoli a motore muniti di targa.
ASSICURAZIONE SULLA VITA □ L’assicurazione sulla vita prevede l’obbligo dell’assicuratore di pagare un capitale o una rendita al verificarsi di un certo evento connesso con la vita umana. Si distinguono 3 tipi di assicurazione di questo tipo: - Per il caso di morte: il pagamento è collegato alla morte dell’assicurato o di un terzo (che deve essere d’accordo). In caso di suicidio il pagamento viene effettuato solo se il contratto è stato stipulato da almeno 2 anni. - Per il caso di vita: il pagamento viene effettuato se l’assicurato o un terzo sono ancora in vita dopo un certo numero di anni. - Mista: il pagamento viene effettuato all’assicurato se sopravviva ad una certa data oppure ad un beneficiario se cessa di vivere prima di quel termine. La determinazione del terzo beneficiario può avvenire nel contratto, con dichiarazione scritta all’assicuratore o per testamento.
ASSICURAZIONE MARITTIMA ED AEREA □ Assicurazione marittima: nave, merce, profitti sperati sulle merci, nolo. □ Assicurazione aerea: ciascun passeggero.

I contratti per la soluzione di controversie (cap. 29)

TRANSAZIONE □ La transazione è il contratto che ha la funzione di porre fine ad una lite o prevenirla tramite reciproche concessioni. La transazione si verifica solo quando entrambe le parti sostengono un sacrificio. Le parti devono avere la capacità di disporre dei diritti che formano oggetto della lite. □ Forma: scritta per la prova; se la transazione riguarda diritti reali su beni immobili è necessaria la forma scritta a pena di nullità. □ Effetto preclusivo: conclusa la transazione le parti non possono riaprire la controversia davanti al giudice.
COMPROMESSO
□ Il compromesso è l’accordo con cui le parti di una controversia si obbligano a far decidere da “arbitri” la lite insorta tra loro. Il compromesso deve riguardare diritti disponibili L’arbitro decide ed il lodo deve essere dichiarato esecutivo con un decreto del pretore, in seguito al quale il lodo esecutivo ha l’efficacia di una sentenza. □ Clausola compromissoria: riguarda le decisioni delle controversie che potranno nascere dal contratto in cui è contenuta.
CESSIONE DEI BENI AI CREDITORI □ Un debitore incarica i suoi debitori o alcuni di essi di liquidare tutte le sue attività e di ripartirne tra di loro il ricavato in soddisfacimento dei loro crediti. Il debitore perde la disponibilità dei beni ceduti ma conserva un potere di controllo sulla gestione ed ha diritto al rendiconto. □ Forma: scritta, a pena di nullità.
FATTI ILLECITI E RESPONSABILITA’ (cap. 34) □ Il risarcimento del danno ha una funzione riparatoria, misurata sull’entità del pregiudizio. La responsabilità civile è uno strumento che permette di riparare il danno trasferendolo ad un responsabile anche senza un giudizio negativo sulla sua condotta. □ La fonte principale di responsabilità per danni è l’illecito civile, che consiste in un atto o fatto lesivo di un interesse protetto da una norma giuridica dal quale derivi un pregiudizio per il soggetto leso. Il codice distingue 2 fattispecie fondamentali di illecito civile: - Inadempimento dell’obbligazione (responsabilità contrattuale): queste norme regolano il caso in cui esista un rapporto obbligatorio, si verifichi un inadempimento imputabile al debitore dal quale derivi un danno al creditore. - Fatto illecito (responsabilità extracontrattuale): qualunque fatto doloso o colposo che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga che l’ha commesso a risarcire il danno. La selezione dei danni risarcibili e la responsabilità del danno sono determinate dall’analisi degli elementi dell’illecito: - Elementi oggettivi (danno ingiusto e nesso di causalità): - Danno ingiusto. La valutazione verte sul danno sofferto dal soggetto. Un tempo si riteneva ingiusta solo la violazione di un diritto soggettivo assoluto, ora invece è contemplata la possibilità di risarcimento dei danni per: - Lesione del credito da parte di terzi - Interesse legittimo leso dalla Pubblica Amministrazione - Lesione di interessi diffusi - Lesione di aspettative legittime (prestazioni su cui il soggetto leso poteva contare) - Lesione di situazioni di fatto protette dalla legge (es.: possesso). La valutazione di antigiuridicità del danno è il risultato di un confronto tra due interessi entrambi protetti. Anche gli interessi più sicuramente protetti cadono di fronte all’esistenza di una causa di giustificazione che esclude l’ingiustizia del danno (es.: legittima difesa). - Nesso di causalità tra l’illecito ed il pregiudizio. Il criterio usato è quello di una causalità “adeguata”, confrontata con ciò che normalmente accade. - Elementi soggettivi (imputabilità e colpevolezza): - Imputabilità: perché siano imputate ad un soggetto le conseguenze delle sue azioni deve avere i requisiti minimi di coscienza e volontà. Chi non aveva la capacità di intendere e di volere non risponde, a meno che questa incapacità dipendesse da sua colpa. Responsabilità indiretta: risponde chi aveva il dovere di sorvegliare l’incapace, salva la prova di non aver potuto impedire il fatto. Responsabilità oggettiva (per la quale la colpa è irrilevante): chi svolge talune attività o dispone di alcune cose sopporta anche il rischio dei danni che ne possono derivare. Alcuni esempi: - Responsabilità del datore di lavoro per il fatto illecito compiuto dal dipendente. - Chi svolge attività pericolose deve risarcire i danni se non prova che il danno è dovuto ad un caso fortuito (imprevedibile ed inevitabile) - Responsabilità del produttore per i danni cagionati da difetti del prodotto. - Danno cagionato da cose in custodia (è sufficiente la detenzione) - Danno cagionato da animali (è responsabile che lo “utilizza” per il proprio interesse). - Rovina di edificio: in caso di difetto di manutenzione o vizio di costruzione (anche invisibile) è responsabile il proprietario. - Circolazione di veicoli: il proprietario è responsabile se non dimostra che si era opposto alla circolazione. Responsabilità per fatto altrui: talvolta la responsabilità è di un soggetto diverso. Abbiamo già visto il caso del datore di lavoro, del proprietario di un veicolo e del tutore che non abbia sorvegliato l’incapace. Rientra in questa categoria di responsabilità anche quella dei genitori per l’illecito dei figli, la cui prova liberatoria consiste nel dimostrare di aver fornito ai figli un’educazione conveniente. - Colpevolezza: la responsabilità è collegata al compimento di un atto doloso o colposo. Se il soggetto ha usato una diligenza al di sotto della media è colpevole. A queste due fattispecie si aggiunge l’illecito precontrattuale (mancanza di buona fede) per il quale si propende ad applicare le regole sulla responsabilità extracontrattuale. □ Negli ultimi anni è stata reinterpretata la disciplina sul danno distinguendo il danno-evento dal danno-conseguenza. - Conseguenze della lesione: - Danno patrimoniale: che consiste in un pregiudizio economico calcolato come differenza tra il patrimonio del soggetto ed il suo ipotetico patrimonio se non si fosse verificata la lesione - Danno non patrimoniale: è considerato tale il danno morale soggettivo, risarcibile solo se l’illecito costituisce reato - Evento, cioè lesione in quanto tale. Esempio: - Danno biologico: lesione dell’integrità fisica o psichica - Danno ambientale: fatto doloso o colposo che compromette l’ambiente. □ Vengono distinti 2 tipologie di risarcimento: - risarcimento per equivalente: somma di denaro versata al fine di riparare il pregiudizio patrimoniale risentito dal danneggiato - risarcimento in forma specifica: per ripristinare la situazione come se non ci fosse stato l’illecito. Si articola in 2 sottospecie: - reintegrazione in forma specifica: ripristino dello stato delle cose - risarcimento pecuniario in forma specifica: pagamento della somma necessaria a ripristinare la situazione materiale alterata dall’illecito. Per quanto riguarda la responsabilità contrattuale, non esiste la reintegrazione in forma specifica, che è sostituita dall’esecuzione forzata, che ha lo stesso scopo. Un giudice può disporre che il risarcimento sia determinato solo per equivalente qualora la reintegrazione in forma specifica risultasse eccessivamente onerosa per il danneggiante. Indennità: prestazione che ha lo scopo di compensare il pregiudizio patrimoniale sofferto dal danneggiato determinata con criteri di equità che tengano conto anche delle condizioni delle parti e delle circostanze. □ Fatto illecito ( debito di valore ( liquidazione ( debito di valuta. La liquidazione è la determinazione dell’ammontare pecuniario del risarcimento. La liquidazione può essere convenzionale (per accordo delle parti) o giudiziale (per sentenza). □ Criteri di valutazione del danno: - Risarcimento della perdita patrimoniale e mancato guadagno - Valutazione equitativa del giudice se non può essere provato l’esatto ammontare - Considerazioni riguardo alla condotta del danneggiato, che deve cercare di evitare o limitare i danni. □ Confronto riassuntivo tra responsabilità contrattuale ed extracontrattuale: - Responsabilità contrattuale: - L’attore deve provare di avere un credito esigibile, il debitore di aver adempiuto diligentemente o di non avere colpa nel mancato adempimento - Prescrizione: 10 anni (a parte alcuni casi specifici) - Non è prevista la reintegrazione in forma specifica, ma l’esecuzione forzata che realizzi la situazione che si sarebbe avuta con l’adempimento. - Responsabilità extracontrattuale: - Spetta al danneggiato provare il fatto dannoso, mentre resta al danneggiante l’onere di una prova liberatoria. - Prescrizione: 5 anni. - E’ prevista la reintegrazione in forma specifica.

L’IMPRESA

Impresa e i soggetti dell’impresa (cap.35-36)

□ Imprenditore: colui che esercita professionalmente una attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni e servizi. □ Impresa: attività economica con i seguenti requisiti: - Presuppone un investimento e la presenza di un rischio - carattere durevole nel tempo e non saltuario - organizzazione (azienda ( complesso di beni organizzati) - l’imprenditore deve disporre della fiducia di persone che gli affidano il proprio capitale □ Professionista intellettuale: prevale la persona, non è un’impresa. □ Classificazione degli enti privati: - di natura economica ( società - di natura non economica ( fondazioni, associazioni e comitati □ Classificazione delle società: Società di persone; non hanno personalità giuridica; i soci sono esposti alle conseguenze dell’attività di impresa: - Società semplice - Società in accomandita semplice - Società in nome collettivo - società di capitali; la società è un soggetto distinto dai soci, con personalità giuridica - Società per azioni (SPA) - Società a responsabilità limitata (SRL) - Società in accomandita per azioni □ Non sono considerati capaci di esercitare l’impresa i minori, gli interdetti, gli inabilitati e coloro che – per una determinata condizione – sono incompatibili con l’impresa stessa.

I caratteri dell’impresa (cap.37)

□ Piccola impresa: prevalenza del lavoro dello stesso imprenditore e dei suoi familiari nell’organizzazione dell’impresa. Nelle imprese familiari il lavoro dei membri della famiglia è tutelato. □ Impresa artigiana: attività indipendente con un numero limitato di dipendenti nella quale l’imprenditore presta lavoro manuale. □ Oggetto dell’impresa: - Impresa agricola - Impresa commerciale

Lo statuto dell’imprenditore (cap.38)

□ Imprenditore commerciale: - Pubblicità nel registro delle imprese (camera di commercio della provincia) - Scritture contabili (valore giuridico come mezzo di prova, 10 anni): - Libro giornale - Libro degli inventari - Fascicolo della corrispondenza - Rappresentanza - Istintore, con potere di rappresentanza. E’ colui che è preposto dall’imprenditore all’esercizio dell’impresa. - Procuratore, rappresentanza per atti attenenti all’impresa ma non sono preposti ad essa - Commessi, rappresentanza solo per le loro mansioni - Procedure concorsuali (non per i piccoli imprenditori)

L’organizzazione dell’impresa (cap.39)

□ L’azienda è il complesso dei beni organizzati dall’imprenditore per l’esercizio dell’impresa. L’azienda agricola tende a coincidere con il fondo. □ Avviamento: plusvalore dell’azienda come complesso. L’avviamento oggettivo si riferisce all’organizzazione dei beni, quello soggettivo alle qualità personali dell’imprenditore. □ Il Trasferimento di azienda può avvenire tra vivi o a causa di morte: - Vendita: contratto di compravendita - Donazione - Successione per causa di morte. La cessione dell’impresa comprende 2 momenti: la successione nell’azienda e l’esercizio dell’impresa. Effetti del trasferimento: successione nei - contratti ( trasferimento automatico, ma il terzo può recedere - debiti ( è necessario il consenso del creditore; nelle aziende commerciali rispondono entrambi - crediti ( vi sono solo problemi di opponibilità verso il debitore. Usufrutto o affitto di azienda: l’usufruttuario non può modificare la ditta né la destinazione Divieto di concorrenza (5 anni): nei settori e nei luoghi dell’azienda ceduta ( tutela dell’avviamento □ I segni distintivi: - Ditta (imprenditore): nome che l’imprenditore usa in affari, non può mancare il cognome o la sigla. L’imprenditore ha diritto all’uso esclusivo della ditta. Il trasferimento della ditta è collegato al trasferimento dell’impresa. - Insegna (azienda): segno distintivo dell’azienda. E’ tutelata come la ditta. - Marchio (prodotto): la sua funzione è di distinguere i prodotti di un’impresa. Sono classificabili in - Marchio di fabbrica - Marchio di commercio - Marchio di servizio Il marchio può essere individuale o collettivo. Deve avere il requisito della novità. Può essere ulteriormente differenziato in - Marchio forte (senza parole d’uso comune) ( tutelato completamente - Marchio debole (parole che indicano il tipo di prodotto) ( tutelato parzialmente

La disciplina della concorrenza (cap.40)

□ La concorrenza è la presenza sul mercato di diversi operatori in competizione tra loro. L’ordinamento italiano limita la libertà di ciascuno in favore della libertà di tutti. - divieto di accordi che pregiudichino la concorrenza - divieto di sfruttare una posizione dominante - divieti legali: - cedente d’azienda - lavoratore subordinato - socio illimitatamente responsabile nelle società di persone - amministratore di società per azioni □ Sono considerati atti di concorrenza sleale, e quindi illeciti: - atti di confusione tesi a suscitare malintesi ed equivoci nel pubblico - atti di denigrazione tesi a screditare l’attività del concorrente - atti contrari alla correttezza professionale Se gli atti di concorrenza sleale sono condotti con dolo o colpa l’autore deve risarcire i danni arrecati.

LE SOCIETA’

Le società in generale (cap.42)

□ Le società sono – da un punto di vista giuridico – l’unione di un contratto che stabilisce tra i soci un rapporto di collaborazione e di un’organizzazione che nasce da questo. L’autonomia contrattuale – che consente di regola la conclusione di contratti diversi rispetto agli schemi previsti dalla legge – è esclusa nell’ambito delle società. In particolare si differenziano 2 gruppi di tipi di società: - Società commerciali: SNC; accomandita semplice; SPA; SRL; accomandita per azioni. - Società semplice. □ La maggiore o minore rilevanza dell’elemento personale è alla base della distinzione tra società di persone e società di capitali. Le società di persone non sono persone giuridiche □ Un altro tipo di distinzione può essere fatta per il tipo di responsabilità dei soci. Hanno soci a responsabilità illimitata tutte le società di persone più la società in accomandita per azioni. □ Il contratto di società è plurilaterale e consensuale (non si conclude con la consegna dei beni) e mira a realizzare una collaborazione. Inoltre è un contratto ad esecuzione continuata. □ Trasformazione di società ( è possibile cambiare il tipo di società, mantenendosi – comunque – nel gruppo delle società commerciali. L’identità della società non cambia. Fusione: l’unione di due o più società può avvenire per incorporazione o per costituzione di una nuova società. I creditori possono opporsi alla fusione ed essere pagati prima della trasformazione. Scissione: trasferimento dell’intero patrimonio di una società o di una parte di esso ad altre società. Ciascuna società risultante dalla scissione è solidalmente responsabile nei limiti del valore effettivo del patrimonio netto ad essa trasferito o rimasto dei debiti della società scissa.

Le società di persone (cap.43)

SOCIETA’ SEMPLICE □ E’ destinata all’esercizio di attività economiche diverse dall’impresa commerciale (attività agricola, professionale, ecc.) □ L’amministrazione spetta disgiuntamente a ciascun socio, ed il controllo finale segue un principio di maggioranza. Gli amministratori possono essere solo i soci. Rappresentanza: in mancanza di diversa determinazione, spetta a tutti i soci amministratori. □ Il patrimonio della società è vincolato allo scopo dell’attività sociale. La partecipazione dei soci agli utili e alle perdite si presume proporzionale al valore del conferimento. Il socio che entra a far parte della società risponde di tutte le obbligazioni della società, anche di quelle assunte prima del suo ingresso. □ La società si scioglie per - Decorso del termine - Conseguimento dell’oggetto sociale o la sopravvenuta impossibilità - Volontà di tutti i soci - Venir meno della pluralità dei soci - Altre cause Con lo scioglimento si apre la fase della liquidazione, il cui scopo è procedere alla divisione tra i soci del patrimonio dopo avere pagato tutti i debiti. Lo scioglimento del rapporto sociale limitatamente ad un socio può avvenire per morte del socio, recesso o esclusione.
SOCIETA’ IN NOME COLLETTIVO (SNC) □ La SNC è il tipo più semplice di società in nome collettivo. Tutti i soci sono illimitatamente e solidalmente responsabili. La SNC ha una certa autonomia patrimoniale: i creditori debbono rivalersi prima sul patrimonio sociale e solo successivamente su quello dei singoli soci; inoltre il creditore di 1 socio non può chiedere la liquidazione della quota finchè dura la società. □ La società agisce sotto una ragione sociale che non si identifica necessariamente con la ditta. Per essere regolare, la società deve iscriversi nel registro delle imprese e – per fare questo – il suo atto costitutivo deve risultare da atto pubblico o da scrittura privata autenticata. Quando la società non è registrata è regolata dalle norme sulla società semplice. □ Scioglimento: - Tutti le cause già viste per la società semplice - Per provvedimento dell’autorità governativa - Fallimento Chiusa la liquidazione, la società deve essere cancellata dal registro delle imprese. Il singolo socio non ha facoltà di recesso se non per giusta causa.
SOCIETA’ IN ACCOMANDITA SEMPLICE □ Si distinguono 2 tipi di soci: - Soci accomandatari, cui spetta l’amministrazione e la rappresentanza della società. Essi hanno responsabilità illimitata e solidale per le obbligazioni sociali. - Soci accomandanti. Sono soci a responsabilità limitata. Hanno comunque dei poteri di controllo sull’amministrazione. La quota dell’accomandante – la cui posizione non è legata alla fiducia – è trasferibile. □ La ragione sociale deve comprendere il nome di almeno uno dei soci accomandatari. □ Scioglimento: - tutte le cause proprie delle SNC - quando viene meno 1 delle categorie di soci.
SOCIETA’ DI FATTO E SOCIETA’ OCCULTA □ Società di fatto è una società non costituita mediante contratto ma la cui esistenza si desume dal comportamento concludente delle parti che agiscono tra loro e verso i terzi come se fossero soci. □ Si parla di società occulta quando un imprenditore che apparentemente agisce individualmente in realtà agisce con altri soggetti.

Le società di capitali (cap. 44)

□ Nelle società di capitali l’aspetto patrimoniale prevale rispetto a quello personale. L’organizzazione delle società di capitali è complessa ed i soci non sono più costanti protagonisti dell’attività della società. Con l’iscrizione la società diviene persona giuridica
SOCIETA’ PER AZIONI □ Il codice prevede 2 modi di costituzione della SPA: - Costituzione simultanea. Avviene in 3 fasi: stipulazione del contratto fra i soci; omologazione da parte del tribunale; iscrizione nel registro delle imprese. Il contratto – o atto costitutivo – deve avere la forma di atto pubblico a pena di nullità. - Costituzione per pubblica sottoscrizione □ Prima dell’iscrizione, la SPA non può compiere alcuna operazione. □ Il conferimento per la SPA – di norma – deve farsi in denaro. Il capitale minimo è di 200 milioni. □ Il capitale sociale è diviso in tante frazioni di eguale valore rappresentate da un documento chiamato azione (sono titoli di credito); le azioni sono nominali. Esse possono essere oggetto di pegno, di usufrutto e di provvedimenti conservativi (es: sequestro). Le azioni possono essere acquistate dalla società stessa. L’acquirente delle azioni che intenda esercitare i diritti sociali deve provvedere ad iscriversi nel libro dei soci. E’ possibile che si vengano a creare 2 tipologie di azioni: le une privilegiate, le altre ordinarie. Una particolare categoria di azioni privilegiate è quella delle azioni di risparmio, che possono essere emesse soltanto dalle SPA quotate in borsa. □ La limitazione di responsabilità cessa quando tutte le azioni si raccolgono in una sola mano: l’unico azionista risponde per tutte le obbligazioni sorte durante il periodo in cui è unico. □ Gli organi della SPA: - Assemblea dei soci, organo sovrano. L’assemblea ordinaria (in 1° convocazione almeno ½ del capitale; delibera a maggioranza assoluta dei presenti), che deve essere convocata almeno 1 volta all’anno, può deliberare sull’approvazione del bilancio, sulla nomina degli amministratori e dei sindaci, ecc. L’assemblea straordinaria (in 1° convocazione ½ delle azioni; 1/3 in 2° convocazione; per la delibera è necessario ½ delle azioni (1°) o 1/3 (2°)) è convocata per modificare l’atto costitutivo o per l’emissione di obbligazioni; in fase di liquidazione l’assemblea è sempre straordinaria. - Consiglio di amministrazione, vero organo di comando. Chiunque può essere amministratore, anche un non-socio; ciononostante esistono alcune condizioni di ineleggibilità (fallimento, condanne, ecc.). Gli amministratori vengono nominati dall’assemblea per un periodo massimo di 3 anni, sono rieleggibili e la carica è revocabile. La rappresentanza della società spetta agli amministratori, ma può essere attribuita ad uno solo o ad alcuni di essi. Il consiglio di amministrazione spesso delega ad un organi più ristretto parte delle proprie competenze: questo organo prende nome di comitato esecutivo o – se la delega è fatta ad uno solo – amministratore delegato. Gli amministratori rispondono verso la società, verso i creditori della società, verso i soci e verso i terzi. - Collegio sindacale, organo di controllo sulla attività dell’assemblea e degli amministratori. Non è detto che i facenti parte il collegio siano soci; sono eletti dall’assemblea per un triennio e sono revocabili solo per giusta causa. Sono responsabili solo verso la società ed i creditori della società. □ Le obbligazioni emesse da una società sono dichiarazioni unilaterali della società, la quale si impegna a pagare una certa somma di denaro ad una scadenza prefissata, nonché una somma periodica a titolo di interessi. L’emissione di obbligazioni è una competenza dell’assemblea straordinaria. Le obbligazioni non possono eccedere il capitale versato ed esistente. Gli obbligazionisti si organizzano in un’assemblea e nominano un rappresentante comune per proteggere i loro interessi comuni verso la società. □ Libri sociali che la società per azione deve tenere per legge: - Scritture contabili: libro giornale, libro degli inventari, fascicolo della corrispondenza; - Libro dei soci - Libro delle obbligazioni - Libri di adunanze e deliberazioni. □ La compilazione del bilancio di esercizio deve seguire le direttive di legge. In particolare il bilancio è composto da 3 documenti: lo stato patrimoniale, il conto economico e la nota integrativa., accompagnati da una relazione degli amministratori. □ Modificazioni dell’atto costitutivo: l’atto costitutivo può essere modificato con una deliberazione presa a maggioranza nell’ambito dell’assemblea straordinaria. La più comune tra questo tipo di modificazioni riguarda la cifra del capitale: l’aumento del capitale implica l’emissione di nuove azioni o l’aumento del valore nominale di quelle già in circolazione e può avvenire a pagamento o gratuitamente. D’altro canto, la riduzione del capitale può essere facoltativa o obbligatoria. □ La SPA si scioglie per - decorso del termine - conseguimento dell’oggetto o impossibilità di conseguirlo - impossibilità di funzionamento per inattività dell’assemblea - riduzione del capitale al di sotto del minimo legale - deliberazione dell’assemblea - altre cause previste dall’atto costitutivo - dichiarazione di fallimento Con il verificarsi di una di queste cause la società è posta in stato di liquidazione ed un nuovo organo, i liquidatori, devono provvedere agli atti necessari pagando i debiti; la liquidazione si conclude con un bilancio finale. Estinta la società, gli eventuali creditori non ancora soddisfatti devono agire nei confronti di ciascun socio fino alla concorrenza delle somme da questi riscosse
GRUPPO DI SOCIETA’ □ Un gruppo di società si costituisce quando diverse società di capitali sono unite fra loro tramite un collegamento azionario. Ciascuna società è formalmente indipendente ma nel contempo l’attività del gruppo è organizzata in vista di un risultato economico unitario in termini di utile. La responsabilità per le obbligazioni assunte rimane limitata al patrimonio della società debitrice senza coinvolgere né l’intero gruppo né la società madre.
SOCIETA’ IN ACCOMANDITA PER AZIONI □ La società in accomandita per azioni mira ad unire caratteristiche e vantaggi della società di capitali con quelli delle società di persone. Infatti da un lato prevede la partecipazione di soci azionisti con responsabilità limitata, dall’altro l’amministrazione è rimessa di diritto ai soci accomandatari, i quali rispondono illimitatamente e solidalmente delle obbligazioni sociali. L’accomandatario, benchè socio, non partecipa alle delibere di nomina e revoca dei sindaci, deve (tutti) però approvare le modifiche dell’atto costitutivo.
SOCIETA’ A RESPONSABILITA’ LIMITATA □ La diffusione di questo tipo di società è dovuta al maggior controllo che essa consente ai soci sulla circolazione delle quote. Il limite minimo di capitale è 20 milioni. La quota di ciascun socio è unitaria ed è trasferibile, è divisibile e non può mai essere acquistata dalla SRL stessa. □ Nell’assemblea ogni socio ha diritto ad un numero di voti proporzionali alla propria quota.. L’amministrazione della SRL spetta di regola ai soci, ma l’atto costitutivo può disporre diversamente. □ Le SRL possono essere costituite per contratto e per atto unilaterale ( possono esistere SRL con un unico socio, che deve – però – essere una persona fisica.

Le società mutualistiche (cap. 45)

□ I soci si riuniscono nelle società cooperative non al fine di ricavare un utile da dividere ma al fine che ciascuno di essi possa ottenere dalla società la prestazione di beni o servizi realizzando così un risparmio. □ La disciplina delle società cooperative è in gran parte frutto del diretto rinvio alle norme che regolano le società per azioni. Possono essere società a responsabilità limitata o illimitata; hanno capitale variabile. Nelle società cooperative a responsabilità limitata le quote possono essere rappresentate da azioni trasferibili dietro autorizzazione degli amministratori. Il socio ha la facoltà di recesso, può essere escluso se non paga ed alla sua morte la sua quota – di regola – viene liquidata. I creditori particolari del socio non possono rivalersi sulla sua quota. □ Gli organi della cooperativa sono gli stessi delle SPA; spesso è presente anche un collegio dei probiviri, collegio arbitrale al quale sono rimesse le controversi fra società e soci. Il voto di assemblea è per teste. Gli amministratori devono essere soci o mandatari di persone giuridiche socie. □ La cooperativa è soggetta all’onere di registrazione nel Registro prefettizio delle cooperative.

IL GRUPPO FAMILIARE (cap. 48)

La famiglia

□ Famiglia legittima: fondata sul matrimonio, ha piena tutela giuridica □ Famiglia di fatto: gruppo familiare costituito senza matrimonio, la cui rilevanza giuridica è limitata. □ Articoli 29-30-31 della costituzione: il diritto di famiglia deve da un lato proteggere la personalità dei singoli anche all’interno del gruppo familiare, dall’altro deve difendere la famiglia come luogo e strumento di espressione della persona. La famiglia non è un ente che possa avere un’identità separata da quella delle persone reali che compongono il gruppo; è riconosciuta come società naturale e lo stato si astiene dal guidarne dall’esterno la vita. La tutela dei rapporti di ordine familiare non è limitata all’ambito della famiglia legittima. L’articolo 29 sancisce l’uguaglianza morale e giuridica tra i coniugi e prevede che possa essere limitata solo per garantire l’unità della famiglia. Articolo 30 ( è un diritto ed un dovere dei genitori mantenere, educare ed istruire i figli.

Le relazioni familiari

□ Coniugio: rapporto che si stabilisce tra marito e moglie con il matrimonio. □ Parentela: vincolo che unisce persone discendenti da uno stesso stipite: - in linea retta. Ci sono tanti gradi quante generazioni - in linea collaterale. I gradi corrispondono al numero di generazioni per risalire fino allo stipite comune e discendere all’altro parente La parentela viene anche differenziata in - legittima (sulla base del matrimonio) - naturale (per filiazione fuori dal matrimonio) □ Affinità: vincoli tra un coniuge ed i parenti dell’altro coniuge.

Il matrimonio

□ Nel matrimonio sono differenziabili 2 elementi: l’atto con il quale si costituisce il vincolo ed il rapporto che lega tra loro i coniugi. □ Modi di contrarre matrimonio: - Matrimonio civile - Matrimonio concordatario: matrimonio religioso con effetti civili. La sentenza ecclesiastica diviene efficace nell’ordinamento italiano a seguito di una sentenza di deliberazione della Corte d’Appello □ Il matrimonio è un atto puro (no condizione né termine), libero (no promessa di matrimonio) e personalissimo. □ La capacità di sposarsi si acquista con la maggiore età; tuttavia un minore che abbia compiuto 16 anni può chiedere al tribunale di essere ammesso a contrarre matrimonio per gravi motivi. L’interdetto non può concludere matrimonio; l’inabilitato sì. □ Impugnazione e dichiarazione di nullità: - nullità assoluta ( può essere impugnato da chiunque vi abbia un interesse legittimo. - nullità relativa ( l’azione spetta ad uno dei coniugi. Ulteriore differenziazione: - nullità sanabile - nullità insanabile Esempi: - impugnazione per incapacità naturale (si richiede la prova dell’incapacità di intendere e di volere al momento della celebrazione) - impugnazione per vizi del volere (errore, timore e violenza morale) - anche la simulazione è considerata causa di impugnazione □ Diritti e doveri nascenti dal matrimonio hanno caratteri di uguaglianza e reciprocità. Autonomia della famiglia: il gruppo familiare non deve essere guidato dall’esterno ma deve trovare dentro di sé i criteri con cui vivere.

Il regime patrimoniale della famiglia

□ Se gli sposi non pattuiscono espressamente una diversa sistemazione si applica il regime di comunione dei beni. Oggetto della comunione legale sono soltanto i beni che i coniugi si trovano ad acquistare durante il matrimonio, ne restano esclusi i beni di cui essi fossero titolari prima delle nozze. Il reddito corrente non è un bene comune, lo è – invece – il risparmio. - Amministrazione della comunione: - Amministrazione ordinaria: spetta a ciascun coniuge separatamente - Amministrazione straordinaria: partecipazione di entrambi - Debiti: - Per ogni debito assunto dai coniugi nell’interesse della famiglia rispondono i beni della comunione salva una responsabilità sussidiaria di ciascun coniuge per metà del debito. - Per le obbligazioni personali risponde il coniuge debitore. □ In alternativa alla comunione legale i coniugi possono stipulare una convenzione matrimoniale. L’autonomia privata – però – incontra dei limiti particolari: sono previsti 3 tipi di convenzione che devono essere stipulate per atto pubblico e devono essere annotati a margine dell’atto di matrimonio: - Separazione dei beni: ciascun coniuge rimane titolare dei beni acquistati - Comunione convenzionale: modificazione della comunione legale - Fondo patrimoniale: determinati beni (immobili, mobili registrati, titoli di credito) vengono destinati ai bisogni della famiglia.

La separazione personale

□ La separazione personale: istituto per il quale – fermo restando il vincolo matrimoniale – si pone termine alla comunione materiale e spirituale di vita fra i coniugi. E’ fonte di un vero e proprio nuovo status dei coniugi che deriva dal provvedimento del giudice (separazione legale). Alla pronuncia di separazione si arriva in 2 modi: - Separazione consensuale: accordo dei coniugi riguardo a tutto. Il giudice deve solo controllare che l’accordo non sia contrario all’interesse dei figli e del coniuge più debole ed omologarlo. - Separazione giudiziale: ciascuna parte può chiederla al giudice quando la prosecuzione della convivenza risulti intollerabile. □ Effetti: - Rapporti personali: - Sopravvive un dovere reciproco di rispetto - La moglie conserva il cognome del marito - Rapporti patrimoniali: - Si scioglie l’eventuale comunione legale - Assegno di mantenimento al coniuge che non ha mezzi - Conservazione dei diritti successori. Il giudice, su domanda di una parte, può dichiarare addebitata la separazione ad 1 dei congiunti che quindi: - non può chiedere il mantenimento - perde i diritti successori. □ Figli: la scelta di affidamento è fatta consensualmente o dal giudice nell’interesse dei figli. Le decisioni più importanti devono comunque essere prese di comune accordi tra i genitori. □ Anche la separazione di fatto produce alcune conseguenze giuridiche.

Il divorzio

□ Fondamento del divorzio: definitivo venir meno della comunione spirituale e materiale. Debbono sussistere alcuni casi indicati tassativamente per legge: separazione legale da 3 anni; cause penali; altre cause civili. □ In Italia non è ammesso il divorzio consensuale ma i coniugi possono produrre una domanda congiunta di divorzio che regoli anche le condizioni inerenti la prole ed i rapporti economici. □ Effetti: - Rapporti personali ( cessano. - Rapporti patrimoniali: - Perdita dei diritti successori - Possibilità di assegnazione di un assegno periodico che può essere confermato anche a carico dell’eredità. □ Figli: permane l’obbligo di mantenimento, istruzione ed educazione. E’ prevista la possibilità di un affidamento congiunto o alternato.

La filiazione

□ Filiazione legittima: è figlio legittimo quello generato da un padre ed una madre uniti in un valido matrimonio. Se il figlio è nato nel periodo tra 180 gg. dopo le nozze e 300 gg. dopo la separazione, il divorzio, la morte del marito il figlio si considera concepito durante il matrimonio e si presume figlio del marito. Lo stato di figlio legittimo è caratterizzato da un complesso di diritti e doveri; con il riconoscimento del figlio legittimo nascono anche alcuni rapporti di parentela. Disconoscimento della paternità: serve a far cadere la presunzione di paternità in base alla quale è legittimo il figlio nato da donna coniugata. Contestazione della legittimità: esperita da chiunque vi abbia interesse. □ Filiazione naturale: è figlio naturale quello generato da un padre ed una madre non coniugati. In caso di procreazione di un uomo ed una donna non sposati possono verificarsi 2 casi: - Riconoscimento di figlio naturale o dichiarazione giudiziale di paternità o maternità ( figlio naturale, che ha gli stessi diritti e doveri di un figlio legittimo verso i genitori. Il riconoscimento è un atto unilaterale, personalissimo, puro ed irrevocabile; per riconoscere un figlio naturale occorre aver compiuto 16 anni. La sola volontà dei genitori non è sempre sufficiente: se il figlio ha più di 16 anni è necessario il suo consenso; in caso contrario è necessario il consenso del genitore che lo abbia riconosciuto per primo o un provvedimento del giudice. Forma del riconoscimento: atto pubblico (atto di nascita o dichiarazione apposita) oppure testamento. Impugnazione del riconoscimento: è prevista per difetto di veridicità, violenza morale o interdizione giudiziale. La potestà – acquistata con il riconoscimento – è esercitata dal genitore che vive con il figlio (o entrambi…) o da colui che ha riconosciuto per primo, a meno che il giudice disponga diversamente. Si può costituire un rapporto giuridico di filiazione anche contro la volontà del genitore naturale, tramite dichiarazione giudiziale di paternità o maternità. La legittimazione può avvenire per susseguente matrimonio oppure – in casi rarissimi – con un provvedimento del giudice. - Figli non riconosciuti e non riconoscibili. La procreazione è fonte immediata di doveri e responsabilità civili e penali. Il figlio naturale può agire in giudizio per ottenere che il giudice condanni il genitore a provvedere per il mantenimento, pur senza costituire uno status di filiazione. □ Maternità: non è necessaria una dichiarazione espressa di riconoscimento della madre stessa ameno che la donna rifiuti di essere nominata. □ Paternità: se la madre è una donna coniugata l’attribuzione della paternità è al marito ( figlio legittimo; se la madre è nubile l’indicazione della paternità sull’atto di nascita consegue solo ad una dichiarazione del padre o ad un accertamento giudiziale ( figlio naturale.

L’adozione

□ Si distinguono 2 forme di adozione (filiazione civile): - Adozione di minorenni: riguarda i minori dichiarati in “stato di adottabilità” dal tribunale per i minorenni perché in situazione di abbandono non transitorio. Adottanti possono essere solo 2 coniugi, sposati da almeno 3 anni, con almeno 18 anni più dell’adottato. Se l’adottato ha più di 14 anni deve dare il suo consenso. Effetti: - Vengono rescissi i legami con la famiglia di origine - Il minore acquista lo status di figlio legittimo degli adottanti. Nei casi in cui la situazione di inidoneità sia temporanea viene utilizzato l’istituto dell’affidamento dei minori. - Adozione dei maggiorenni: lo scopo è di dare una discendenza all’adottante. I legami con la famiglia di origine non vengono recisi e nessun rapporto viene instaurato con i parenti dell’adottante. Ci deve essere una differenza di età di almeno 18 anni. La legge dell’83 prevede la possibilità di adozione in casi particolari. In particolare è previsto che l’adottante possa essere 1 singolo. Gli effetti sono quelli dell’adozione dei maggiorenni. Adozione internazionale: è regolata nei dettagli al fine di contrastare il traffico internazionale di minori. L’adozione internazionale produce nell’ordinamento italiano gli effetti dell’adozione di minore.

La famiglia di fatto

□ La relazione tra i conviventi di fatto riceve una considerazione limitata ad alcuni effetti giuridici, con una tendenza all’espansione. Esempi: - In campo educativo la famiglia di fatto appare trattata come famiglia a pieno titolo - Sono validi i patti di convivenza - Ai partners sono riconosciute delle legittime aspettative che possono essere tutelate verso i terzi (es.: risarcimento per la morte del compagno).

Gli alimenti

□ Presupposto del diritto agli alimenti è lo stato di bisogno, cioè non essere in grado di provvedere al proprio mantenimento. Sono obbligati (in ordine): - i donatari - i parenti e gli affini (dai più stretti)

IL SISTEMA SUCCESSORIO
E LE LIBERALITA’ TRA VIVI (cap. 49)

La successione per causa di morte

□ Il diritto delle successioni per causa di morte è regolato da 2 principi fondamentali che si limitano vicendevolmente: - Libertà testamentaria: ogni persona ha il potere di stabilire la sorte dei propri beni dopo la propria morte - Trasmissione familiare della ricchezza: - Successione legittima: in mancanza di testamento il diritto di succedere è garantito ai parenti fino al 6° grado, dopo di loro c’è lo stato - Una quota dei beni è considerata indisponibile da parte dello stesso titolare se a lui sopravvivono alcuni stretti congiunti (legittimari) □ Con la morte si estinguono o si sciolgono i diritti e gli obblighi legati all’identità della persona. Diritti e obblighi nuovi si costituiscono per testamento e per legge. I rapporti personali di regola si estinguono. □ Successione anomala: alcuni cespiti patrimoniali sono soggetti a regole speciali di attribuzione e di distribuzione (es.: TFR devoluto ai superstiti; contratti di locazione ed affitto; ecc.). □ Il sistema del diritto successorio è materia indisponibile da parte dei privati. Da questo principio deriva il divieto di patti successori che definisce nulla qualsiasi convenzione con cui una persona dispone della propria successione e qualsiasi atto con cui un soggetto dispone dei diritti che gli potranno spettare in una successione altrui.

Oggetto della successione: eredità e legato

□ Oggetto della successione: - Eredità: totalità dei rapporti trasmissibili attivi e passivi di cui una persona è titolare al momento della morte. L’erede è colui che succede in una quota matematica del tutto. Egli acquista i beni ed i debiti del defunto ( confusione dei patrimoni. Con l’istituzione di erede l’autore lascia tutto o una quota matematica del patrimonio, oppure una categoria di beni o bene. L’importante è che la volontà sia chiaramente quella di lasciare 1 quota dell’asse. - Legato: attribuzione – fatta per testamento – di un bene determinato o di una quantità di beni fungibili. Ha per oggetto il lascito di un singolo cespite patrimoniale. - Legato di specie ( 1 cosa determinato o 1 diritto - Legato di genere ( 1 somma di denaro o una quantità di cosa fungibili, anche non esistenti nel patrimonio del testatore. Se il legato è a favore di un erede si chiama prelegato. Gli eredi rispondono dei legato anche oltre il valore dell’asse ereditario, a meno che non abbiano accettato con beneficio di inventario. Nel determinare quale delle due istituzioni sia da attuare in un dato caso non è determinante l’uso delle parole quanto la volontà del testatore (risultato pratico).

I “passi” della successione

□ Apertura: con la morte le norme sulla successione diventano applicabili. □ Vocazione: alcuni soggetti acquistano titolo a succedere: - Vocazione legittima ( la legge dà titolo a succedere. I legittimari (coniuge, figli legittimi e naturali) hanno diritto ad una quota del patrimonio al netto dei debiti. Se i legittimari fanno valere i loro diritti ottengono una successione nella legittima che può modificare o anche cancellare del tutto sia la successione testamentaria si la successione legittima (in caso di donazioni). Successibili per vocazione legittima: - Figli legittimi, naturali ed adottivi: la loro presenza esclude tutti gli altri parenti eccettuato il coniuge del defunto, con cui concorrono. - Coniuge: la sua presenza esclude tutti i parenti collaterali oltre i secondo grado; in mancanza di figli concorre con i fratelli e gli ascendenti legittimi. - Fratelli: concorrono con il coniuge, i genitori e gli ascendenti. La loro presenza esclude tutti gli altri collaterali. - I collaterali dal 3° al 6°: succedono solo in mancanza di figli, genitori o ascendenti, coniuge o fratelli. - Se non ci sono successibili né testamento, l’eredità è devoluta allo stato, che non ha bisogno di accettazione e non risponde dei debiti oltre il valore dei beni acquistati - Vocazione testamentaria ( il testamento dà titolo a succedere. Il testamento è un atto a contenuto patrimoniale (contenuto tipico: istituzione di erede, legato, onere), ma può regolare anche interessi non patrimoniali (contenuto atipico). Caratteri del testamento sono - Revocabilità. Infatti il testamento non vincola l’autore (revoca espressa o revoca tacita) - Unilateralità - Unipersonalità Non possono testare coloro cui manca la capacità legale di agire (minori, interdetti per infermità). Possono testare – invece – l’interdetto legale e l’inabilitato (a meno che non sia provata la sua incapacità di fatto). Forme: - Testamento olografo ( scritto di pugno, datato e sottoscritto. - Testamento pubblico ( redatto dal notaio, davanti a 2 testimoni. - Testamento segreto ( scritto anche a macchina, sottoscritto e consegnato al notaio in busta sigillata davanti a 2 testimoni. - Testamento internazionale (convenzione di Washington) ( redatto per iscritto, sottoscritto alla presenza di 2 testimoni ed 1 persona abilitata che deve redigere un attestato che certifica la correttezza della procedura. - Testamenti speciali (calamità pubbliche, viaggi per mare, militari in guerra, ecc.) ( hanno efficacia temporanea (3 mesi) Nullità: - Difetto di forma, in taluni casi è consentita una conversione formale - Illiceità delle disposizioni testamentarie (motivo, condizione onere) Annullabilità: - Incapacità legale (minore, interdetto) - Vizi della volontà, riferiti alle singole disposizioni. - Errore sui motivi; errore ostativo (dichiarare qualcosa di diverso ( è previsto che si possa interpretare correttamente la volontà del testatario) - Violenza: si applicano le stesse norme dettate in tema di contratto, con un maggior riguardo per la persona che subisce la minaccia. - Dolo: ha un’estensione maggiore rispetto al dolo contrattuale perché si dà rilevanza anche alla captazione, cioè il comportamento di chi si adopera per guidare la volontà del testatore. L’azione di annullamento può essere esperita da chiunque vi abbia interesse legittimo. Se la vocazione ad erede è contestata, chi si afferma erede può agire con la petizione dell’eredità (azione universale, su tutto l’asse). Per i casi di erede apparente si procede sempre verificando la buona fede dei soggetti interessati. □ Delazione: i chiamati all’eredità assumono il diritto di accettare □ Accettazione: si acquista l’eredità che ha effetti retroattivi (dalla morte). L’accettazione è un atto puro: non sopporta condizione o termine né può essere parziale ed è irrevocabile. Il diritto di accettare si prescrive in 10 anni ma chiunque vi abbia interesse può chiedere al giudice la fissazione di un termine. L’accettazione si può impugnare se è stata effetto di violenza o dolo (non per errore). Il chiamato ha poteri di conservazione e difesa dell’eredità, esercitabili senza pregiudicare la decisione relativa all’accettazione. In taluni casi il pretore può nominare un curatore dell’eredità (eredità giacente). Per succedere sono necessarie la capacità giuridica e la capacità di agire. Inoltre sono capaci di succedere tutti coloro che sono stati concepiti al momento dell’apertura della successione (nati entro 300 giorni). Il legislatore considera capaci di ricevere per testamento solo le persone giuridiche; le disposizioni testamentarie a favore di enti da costituire rimangono inefficaci se non è stata fatta domanda per il riconoscimento entro un anno dal giorno in cui il testamento è divenuto eseguibile. Incompatibilità: alcuni determinate persone (es.: il notaio, il tutore, ecc.) sono considerate incompatibili a ricevere da un determinato testatore ( nullità dell’eventuale disposizione. Indegnità: colpisce l’erede o il legatario che abbiano compiuto azioni particolarmente gravi contro il defunto. □ Rinunzia: è un atto solenne, puro, che non sopporta condizione o termine ed è necessariamente totale. E’ sempre revocabile fino a quando un chiamato ulteriore non abbia accettato. L’effetto della rinunzia è retroattivo.
Il testamento diventa efficace con l’apertura della successione; l’eseguibilità – invece – è differita alla pubblicazione da parte di un notaio eccettuato il caso del testamento pubblico. □ Il legato si acquista senza bisogno di accettazione, si può – però – rinunciare.

I diritti dei legittimari

□ Una quota delle sostanze del defunto (da ½ a ¾) viene considerata indisponibile (sia per testamento sia per donazioni tra vivi) perché riservata ai legittimari (coniuge, figli o ascendenti). Questa quota è chiamata legittima ed è determinata tramite riunione fittizia di relictum e donatum. Se c’è stata lesione i legittimari agiscono in riduzione contro le istituzioni di erede o i legati, poi contro le donazioni, dall’ultima alla prima. Sia la quota indisponibile sia le quote che spettano ai singoli legittimari variano a seconda della composizione del gruppo familiare. Rispetto ai diritti dei legittimari la volontà del de cuius è del tutto impotente.

Modus, condizione e termine

□ Modus: obbligo imposto al beneficiario di liberalità che limita la disposizione liberale. □ Obbligo nel legato: anche il legato può determinare il sorgere di un obbligo. Differisce dal modus poiché è imposto ad un soggetto determinato. □ Condizione e termine: il legato le sopporta entrambe, l’istituzione di erede solo la condizione. Si considerano non apposte le condizioni impossibili o illecite.

Beneficio di inventario e separazione dei beni

□ La successione a titolo universale fa subentrare l’erede nella totalità o in una quota dei beni e dei debiti che facevano capo al defunto ( confusione dei patrimoni: l’erede risponde dei debiti “acquisiti” per successione con tutti i suoi beni presenti e futuri. L’accettazione con beneficio di inventario consiste nel poter limitare la responsabilità per i debiti ai soli bene ereditari. Richiede l’atto pubblico e l’inventario deve essere fatto entro 3 mesi. In questo modo i beni ed i debiti di provenienza ereditaria formano un patrimonio separato. □ Nello stesso ambito si pone la soluzione al rischio – per i creditori del defunto – di confusione del patrimonio ereditario con quello personale di un erede che abbia una cattiva situazione patrimoniale: essi possono ottenere la separazione dei beni del defunto da quelli dell’erede. I creditori dell’erede, invece, non sono tutelati: essi devono provvedersi di un diritto di garanzia per “stare tranquilli”.

La devoluzione dell’eredità

□ Quando il chiamato all’eredità non può o non vuole accettare il sistema successorio provvede a mettere l’eredità a disposizione di un altro successibile; questa ulteriore delazione si chiama devoluzione. - Sostituzione volontaria: - Ordinaria: quando il testatore ha nominato un sostituto - Fedecommissaria: è ammessa solo in taluni casi e prevede che il primo chiamato abbia l’obbligo di conservazione - Rappresentazione: se il primo chiamato è figlio, fratello o sorella del defunto a lui possono subentrare nel suo grado i suoi discendenti legittimi o naturali. Quando vi è rappresentazione la divisione si fa per stirpi e - successivamente – per rami. - Trasmissione del diritto di accettare: se il chiamato muore dopo la morte del de cuius senza aver accettato né rinunciato e se non si scade nell’ipotesi di rappresentazione, i suoi eredi potranno esercitare il diritto di accettare. - Accrescimento delle quote tra coeredi o tra collegatari. Per attuare i principi che regolano questo istituto non devono sussistere i presupposti per le devoluzioni di cui sopra e deve intendersi come una volontà che l’asse sia distribuito tra le persone già eredi o legati.

La comunione ereditaria e la divisione

□ Tra i coeredi che abbiano accettato l’eredità si stabilisce una situazione di comunione destinata a risolversi con la divisione. L’oggetto della comunione non coincide con l’intero asse ereditario. Collazione: se i coeredi sono i discendenti ed il coniuge devono conferire alla comunione ciò che hanno ricevuto per donazione. □ La divisione è un diritto degli eredi, e ciascuno di essi la può chiedere in qualsiasi momento se il testatore non l’ha temporaneamente esclusa. Ci sono 2 possibilità di divisione: - Convenzionale ( accordo pacifico. E’ un contratto tra coeredi - Giudiziale ( se manca l’accordo, le porzioni sono assegnate per estrazione a sorte dopo essere state formate secondo alcune regole. Il testatore può pilotare la divisione: - Assegni divisionali ( determina la composizione delle porzioni - Divisione fatta dal testatore ( distribuzione tra gli eredi di tutti i beni. In caso di alienazione di 1 quota, i coeredi hanno diritto di prelazione. La divisione ha efficacia retroattiva. □ Annullabilità della divisione ( violenza, dolo ed incapacità Nullità della divisione ( difetto della forma, se nell’asse vi sono anche beni immobili.

La donazione

□ La donazione è un atto di liberalità tra vivi. E’ un contratto che richiede l’atto pubblico a pena di nullità (eccettuata la donazione manuale) - Donazione remuneratoria ( chi dona lo fa per sdebitarsi - Donazione per dovere morale o sociale ( l’attore non è soggetto alle regole di forma e di sostanza proprie della donazione - Donazione manuale ( donazione di cosa mobile di poco valore che venga consegnata. - Donazione indiretta ( per arricchire gratuitamente una parte l’altra usa indirettamente un altro tipo di contratto (es.: vendita a prezzo minimo) - Donazione di beni futuri ( nulla.

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Case Study for Zara

...the six-month industry average, and launches around 10,000 new designs each year.  Zara was described by Louis Vuitton Fashion Director Daniel Piette as "possibly the most innovative and devastating retailer in the world.  1763 stores , 78 countries worldwide.  Zara has continually maintain its mission to provide fast and affordable fashionable items .  Inditex (Industria de Diseño Textil) of Spain, the owner of Zara and five other apparel retailing chains, continued a trajectory of rapid, profitable growth by posting net income of €€ 340 million on revenues of €€ 3,250 million in its fiscal year 2001.  Zara welcomes shoppers in 86 countries to its network of 1.763 stores in upscale locations in the world's largest cities.  Zara's approach to design is closely linked to their customers. 2. 2. Around the world Zara 1.763 Zara Kids 171 Pull & Bear 817 Massimo Dutti 630 Bershka 899 Stradivarius 794 Oysho 529 Zara Home 364 Uterqüe 91 TOTAL 6.058 Inditex is a global specialty retailer that designs, manufactures, and sells apparel, footwear, and accessories for women, men and children through its chains around the world. Zara is the largest and most internationalized of the six retailers that Inditex owns. By the end of 2001, Zara operated 507 stores around the world, including Spain. •Gap, H&M and Benetton are considered Inditex's three closest comparable international competitors. • Zara, is relatively perceived as more fashionable than all the other three and prices...

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Coach Case

...| | | | Founded in 1941, Coach is a US based producer and retailer of leather goods, handbags, shoes, luggage, and accessories for women and men. With its classic American styling, Coach has become one of the most recognized accessory brands in the United States. Coach is a publicly traded company listed on the New York Stock Exchange as COH. Competitive Set Coach competes with a number of luxury accessory brands. According to Hoovers.com, three of its closest competitors are: * Dooney & Bourke, Inc. * Seller of accessibly priced luxury handbags and accessories for women and men. Distributed through department stores, online sales, and print catalog sales. The company operates a small number of boutiques in the US and has a small number of international boutiques, including a single boutique in Tokyo and a single boutique in Macau. * kate spade LLC * Seller of handbags, diaper bags, stationary, clothing, shoes, jewelry, and various other accessories for women and men. The company distributes its wares via 65 kate spade boutiques in the US, and in upscale department stores. Kate spade products are also distributed throughout Asia in department stores. * Michael Kors (USA), Inc. * Seller of high end clothing, shoes, handbags, jewelry and accessories. Products are sold through upscale department stores and through Michael Kors boutiques. Michael Kors boutiques are located throughout the US, Asia (but none in China, so far)...

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Coach Marketing Paper

...eyewear, gloves, scarves, fragrance and fine jewelry. Continued development of new categories has further established the signature style and distinctive identity of the Coach brand. Together with our licensing partners, we also offer watches, footwear, eyewear and fragrance bearing the Coach brand name. Marketing Environment Coach has many competitors but their top three competitors are Dooney & Bourke, Kate Spade and Michael Kors. Dooney & Bourke started in 1975 and is an American made brand; Kate Spade was started in 1993 and is also an American brand and lastly, Michael Kors which was started in 1981, is and American brand. Coach reaches a larger demographic compared too many of their other higher-priced competitors, such as Louis Vuitton, Prada, Gucci, Cole Haan and Dooney & Bourke, because Coach says that they are “affordable luxury”. These competitors are focused on a higher-fashion, higher income demographic than Coach is. Dooney & Bourke and Cole Haan also stress “accessible luxury” which makes them Coach’s key rivals. Coach continues to be one of the best recognized accessories brands in the United States, and is actually the leading American manufacturer and retailer of leather goods, accessories and apparel for women and men. The largest player in the United States luxury handbag market is Coach with 36% market share. Coach is the second highest-selling luxury handbag retailer in Japan with 17% market share. The company is retaining as well as attracting new customers...

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Coach Inc

...Continuous innovation and affordable price are two keys for Coach to conduct international business. In addition, owing to its multi-channel retail network, Coach, Inc. has successfully enhanced its brand image all over the world. Luxury goods industry is highly competitive due to a low marketentry barrier. It has experienced ups and downs during the 2000s. And in recent years, the industry has recovered and developed rapidly. More and more luxury goods corporations have expanded their operations in emerging markets through Internet and e-commerce. The future outlook of this industry is optimistic. The competitions in the luxury goods industry are pretty intense. Many competitors of Coach are from France and Italy such as Louis Vuitton, Hermès, Gucci, and Prada. Having superior brand recognitions and strong impacts on global luxury goods market make them become dangerous rivals of Coach, Inc. Even though Coach Inc. has come up with good strategy, it still suffered from harsh competition. The profit margin...

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